Da qualche settimana, cioè da quando Ben Simmons aveva confessato di “non sentirsi ancora mentalmente pronto” a riunirsi alla squadra, i Philadelphia 76ers avevano smesso di multarlo per le molteplici assenze da allenamenti e partite. La franchigia non voleva approfittare dei paventati problemi di salute mentale di Simmons, dando al giocatore del tempo per riprendersi e offrendogli al contempo un aiuto professionale. Questo aiuto è stato rifiutato dal giocatore, comportamento che alla lunga, complice la mancanza di novità, ha fatto crescere la frustrazione.
Ieri notte, in occasione della gara saltata contro Detroit, Simmons è tornato ad essere multato, come riportato da ESPN. O meglio, ha perso il salario di 360.000 dollari che avrebbe percepito per quella partita. I Sixers d’ora in avanti ricominceranno a sanzionarlo, visto che l’australiano si starebbe rifiutando di tenerli aggiornati sulle sue questioni mentali e sui passi in avanti che dovrebbe stare facendo, se davvero si stesse facendo aiutare da un professionista. Il dubbio è ovviamente che Simmons stia utilizzando questa “scusa” per non vedersi decurtato lo stipendio per le assenze.
In questo periodo Ben Simmons si è presentato in palestra per degli allenamenti individuali, ma si è rifiutato di fare di più. Il giocatore non ha voluto partecipare ad allenamenti di gruppo, allenamenti di forza, sedute video e shootaround.
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