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NBA – James Harden viene utilizzato come “simbolo” per le nuove regole, secondo Steve Nash

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James Harden, nelle prime tre partite stagionali, è stato meno efficace del solito. Tra le motivazioni, anche stando ai numeri, c’è il minor numero di tiri liberi dovuto alle nuove regole NBA. La Lega, proprio per limitare le chiamate che alcuni giocatori “vendevano” bene agli arbitri, hanno dato nuove direttive. Risultato: nelle prime tre partite, Harden ha tirato solo 9 liberi totali. A Houston il Barba aveva sfiorato anche i 12 tiri liberi tentati di media in una stagione e in carriera ne tira 8.7 a partita.

Dopo l’ultima sconfitta contro Charlotte, ad Harden è stato chiesto un parere su questo nuovo metro arbitrale. Il giocatore non si è lanciato in critiche esplicite, ma ha comunque detto che, sostanzialmente, un fallo dovrebbe essere un fallo indipendentemente da chi lo subisce. Più esplicito Steve Nash. Il coach dei Brooklyn Nets ha definito Harden il “poster child” scelto dalla NBA per introdurre questa nuova regola. In partica il giocatore sarebbe particolarmente bersagliato dagli arbitri perché viene preso da esempio per attuare la nuova regola.

Mi sembra che Harden sia ingiustamente diventato il simbolo per non sanzionare questi falli. Alcuni sono decisamente dei falli, ma ormai sono così prevenuti da utilizzarlo come simbolo per queste nuove decisioni. Lo capisco, ci sono delle direttive, ma alcuni di quelli sono ancora dei falli. Deve solo sopportarlo, continuare ad andare al ferro e fare quello che fa, perché la maggior parte di quei falli sono ancora falli. 

Francesco Manzi

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