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NBA – Sempre più concreta l’idea di un torneo a metà stagione, Murray: “Non serve!”

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Visto il successo del Play-in, sia in termini di spettacolo che di ascolti televisivi, la NBA sembra intenzionata a riaprire i discorsi per la possibile introduzione di un torneo di metà stagione, forse in sostituzione dell’All Star Game. Non è chiaro quale potrebbe essere il format e cosa verrebbe messo in palio, ma secondo ESPN l’idea di Adam Silver sarebbe quella di discuterne con l’Associazione Giocatori nei prossimi mesi.

Per quanto appunto l’idea sia ancora nebulosa, essa ha già incontrato lo sfavore di Jamal Murray. La stella dei Denver Nuggets, attualmente out per la rottura del crociato, si è espressa su Twitter senza troppi giri di parole:

Per favore, NBA, smettetela con tutti questi discorsi sui tornei. Non c’è bisogno di rendere la stagione complessa.

In passato in NBA si era parlato di un torneo a eliminazione diretta che trarrebbe ispirazione dalle fasi finali delle coppe europee calcistiche, con la partecipazione di 8 squadre e un incentivo di 1 milione di dollari per ogni giocatore della squadra vincente. In ogni caso è ormai troppo tardi per pensare di introdurre l’eventuale competizione nella prossima stagione, se ne parlerà eventualmente per il 2022-23. La stagione regolare, in quest’ottica, potrebbe essere ridotta da 82 a 78 partite. Alla NBA servirà comunque l’ok della NBPA e di 2/3 dei proprietari delle franchigie.

Il dubbio principale riguarderebbe il fatto che le stelle della Lega, che guadagnano decine di milioni di dollari, preferiscano una pausa di qualche giorno a metà stagione, l’All Star Break, piuttosto che competere in un torneo per “solo” 1 milione di dollari aggiuntivo.

Francesco Manzi

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