Nikola Mirotic, leader dell’EA7 Emporio Armani Milano, ha avuto un percorso singolare nel mondo della pallacanestro: dall’essere un giovane talento europeo, a cinque anni in NBA, fino al ritorno da protagonista nel basket continentale. Il 33enne montenegrino è oggi una delle colonne portanti dell’Olimpia Milano, con una media di 18.4 punti, 6.8 rimbalzi e 23.3 di PIR in EuroLeague.
L’esperienza NBA: adattamento e sfide
Mirotic, ospite del podcast SKWEEK’s Best In Class, ha raccontato le difficoltà iniziali vissute nel suo debutto NBA con i Chicago Bulls nel 2014:
“Velocità, fisicità e trash talk: erano le cose più difficili a cui adattarsi. Odiai il trash talking. Lo prendevo sul personale, specialmente durante gli allenamenti.”
Il giocatore ha ricordato il contrasto culturale tra il clima competitivo in campo e l’atmosfera rilassata fuori:
“Dopo allenamenti durissimi con tanto trash talking, i compagni venivano a stringermi la mano e abbracciarmi. Mi sembrava assurdo”.
Un’altra grande differenza è stata la pressione:
“In Europa perdi una partita e già si parla di crisi; in NBA puoi perdere dieci partite di fila, e il mantra resta sempre ‘è una stagione lunga, guardiamo avanti’.”
Tuttavia, Mirotic ha sottolineato quanto la pressione europea lo abbia sempre motivato:
“La pressione nei grandi club europei come Real Madrid, Barcellona o Milano ti spinge a migliorarti ogni giorno. È necessaria, ma deve essere equilibrata.”
La magia dei playoff NBA
Nonostante abbia scelto il ritorno in Europa, Mirotic non ha dubbi sul fatto che i playoff NBA rappresentino il massimo livello della pallacanestro mondiale:
“Non c’è niente come i playoff NBA. È un altro livello: fisicità, intensità e preparazione tattica. I tuoi punti deboli vengono esposti, e tutto cambia.”
Tra i ricordi più vividi, ha raccontato un aneddoto sui playoff 2017-18 con i New Orleans Pelicans:
“Rajon Rondo era incredibile. Studiava video fino alle 3 di notte e bussava alla mia porta per mostrarmi strategie. Era ossessionato dalla vittoria, e quel livello di dedizione ci portò a spazzare Portland 4-0.”
Il ritorno in Europa: leadership e passione
Dopo aver chiuso l’esperienza NBA nel 2019, Mirotic è tornato in Europa, inizialmente con il Barcellona, anche se il suo primo obiettivo era il Real Madrid:
“Madrid era la nostra prima scelta, ma non si concretizzò. Ho imparato dall’NBA a non prenderla sul personale. Barcellona è stata la seconda miglior opzione, e ho accettato con entusiasmo.”
Oggi, con l’Olimpia EA7 Milano, Nikola Mirotic sta vivendo una nuova fase della sua carriera, confermandosi uno dei giocatori più completi e influenti del basket europeo.
Tra NBA ed Europa: due mondi a confronto
Quando gli viene chiesto quale stile di gioco preferisca, Mirotic non ha dubbi:
“Se dovessi scegliere, direi il basket europeo. È più divertente e bilanciato. In NBA, spesso si punta tutto su due superstar, mentre il resto dei giocatori serve solo per aprire spazi”.
La sua scelta di tornare in Europa non è solo legata alla qualità del gioco, ma anche alla passione e alla pressione che caratterizzano i grandi club europei, come l’Olimpia Milano.
Con una carriera che abbraccia i due continenti, Nikola Mirotic resta un esempio di dedizione, talento e capacità di adattamento, continuando a scrivere pagine importanti della pallacanestro europea.
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