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Parla lo Zenit San Pietroburgo: “Il basket fuori dalla politica, vogliamo giocare”

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Dopo la decisione di Euroleague di rinviare le tre partite delle squadre russe in programma per la 27° giornata e le forti prese di posizione di Federazioni come quella lituana e quella lettone, a rompere il silenzio è lo Zenit San Pietroburgo. Il club russo ha emesso poco fa un comunicato ufficiale in cui sostanzialmente allontana qualsiasi responsabilità per le azioni del proprio Governo, dicendo che comunque “il basket dovrebbe rimanere fuori dalla politica”.

Un velato (ma nemmeno troppo) attacco ad Euroleague e alla sua decisione, seppur abbastanza timida, di schierarsi contro la Russia. “Il basket dovrebbe rimanere fuori dalla politica. Questo è un assioma fondamentale e dovrebbe essere la base di qualsiasi torneo o competizione. Nonostante la diversità di vedute politiche e le proprie preferenze, i club europei sono uniti dall’idea di sviluppare un basket che vada oltre i confini, indipendentemente dalla situazione politica”, inizia così il comunicato dello Zenit. Che poi prosegue: “I nostri giocatori, allenatori e dipendenti vengono da Spagna, Lituania, Grecia, USA, Ucraina, Moldavia, Polonia, Bielorussia e Russia. Siamo tutti uniti da una causa comune: il basket”.

Per poi riassumere tutto con una frase ben precisa: “Questa è la nostra vita e la nostra passione. Vogliamo giocare!”. Il comunicato si conclude senza condanne alle azioni militari della Russia e con la puntualizzazione che “i club russi si sono guadagnati sul campo il diritto a partecipare a questa competizione”. Importante aggiungere che Gazprom, l’azienda produttrice di gas che è parzialmente dello Stato, ha legato il proprio nome allo Zenit San Pietroburgo dal 2014: la società possiede la polisportiva, oltre ad esserne il principale sponsor.

Francesco Manzi

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