L’Olimpia Milano batte a domicilio il Partizan Belgrado in un match giocato a strappi, in cui la squadra di Messina ha dovuto spesso rincorrere, per poi piazzare il parziale decisivo nel finale. Termina 75-80 con una grande sfida tra l’ex Leday e Shields.
PARTIZAN BELGRADO
LeDay 8,5: partita assolutamente irreale dell’ex Olimpia Milano che sfodera un 4/7 da 2 e un 5/5 da 3 fino al terzo quarto; nel finale commette perde un po’ di smalto e sbaglia il tiro che avrebbe riaperto i giochi
Punter 6: una gara molto lontana da quelle da cecchino giocate in maglia meneghina ma cattura 4 rimbalzi
Papapetrou 6: due stoppate molto importanti in momenti chiave ma poi poco altro
Exum 6: un inizio assolutamente insufficiente per i due falli in attacco e le palle perse ma nel quarto periodo infonde più sicurezza ai suoi
Nunnally 5: quasi invisibile, altro ex del match
Lessort 8: insieme a Leday è la vera locomotiva della squadra; cattura 10 rimbalzi di cui 7 offensivi, non facendo mai mancare la sua presenza
Andjusic 7: una fiammata da 2/2 da 3 + 3/3 ai liberi nel secondo quarto che se non fosse stata una fiammata, sarebbe diventato un vero problema per Milano
Madar 6,5: gioca meglio nel primo quarto ed è lui a siglare il +10; man mano si perde e perde la concentrazione
Coach Obradovic 6: Gestisce bene la squadra, lasciando in campo chi riesce a dare di più in quel momento. La lunghezza e le maggiori soluzioni offensive della panchina dell’Olimpia fanno il resto
OLIMPIA MILANO
Davies 8: la gara che a Milano si attendeva da un po’ per Brandon Davies; l’ex Barcellona si fa trovare pronto in post basso
Thomas 5,5: evidentemente la tripla in 7′ non basta a guadagnarsi più minuti sul campo
Pangos 7: una gara di sostanza, nonostante gli errori dalla lunga distanza; quando serve, c’è ma spesso c’è poco per gli altri (1 assist solamente, strano per un playmaker…)
Melli 6,5: un Melli a volte troppo ingenuo rispetto al solito ma nel finale dice la sua
Baron 7: mette a segno canestri complicati dai 6,75, mantenendo le percentuali immacolate
Hall 6,5: gioca tanto (più di 31′) ma si sente poco e niente; lavora soprattutto in difesa e in transizione per portare avanti la palla
Shields 8,5: sicuramente il migliore di Milano, entra bene in ritmo sia dalla media che dalla lunga distanza; peccato per qualche fallo in attacco
Hines 6: non una solita partita “alla Hines” che infatti gioca meno ma smista bene palloni che sarebbero diventati ottimi assist se solo fossero entrati…
Voigtmann 7: il contributo necessario in area difensiva e in grado di dire la sua in attacco al bisogno
Coach Messina 7,5: non lascia fuggire via il Partizan ma riorganizza sempre bene le idee ai suoi nei momenti di black out; non forza giocatori che non entrano subito nel match
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