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Perché Shabazz Napier è l’uomo di cui l’EA7 Milano aveva bisogno

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Shabazz Napier è tornato ufficialmente da ieri all’Olimpia EA7 Milano dopo nemmeno 4 mesi alla Stella Rossa Belgrado. L’americano era arrivato la scorsa primavera in Italia e aveva fatto sfracelli, mentre in Serbia ha deluso le aspettative, tant’è che Ioannis Sfairopoulos l’ha praticamente fatto fuori dalla squadra, anche complici i diversi infortuni.

Quest’estate l’Olimpia EA7 Milano aveva fatto tutto quanto in suo possesso per trattenere Shabazz Napier ma il ricco biennale dalla Stella Rossa Belgrado ha ingolosito l’ex NBA, che ha poi deciso di sposare la causa serba, inizialmente allenata da Dusko Ivanovic. Purtroppo il matrimonio è iniziato male ed è peggiorato pian piano, fino alla rottura definitiva una volta arrivato il tecnico greco a Belgrado.

Di cos’aveva bisogno Milano?

Non è un mistero che in estate le Scarpette Rosse avevano fatto il possibile per liberarsi Kevin Pangos perché ritenuto non adatto “a pilotare questa macchina”. Alla fine però è rimasto ed è diventato, volente o nolente, visto lo stipendio che percepisce, la point guard titolare dei meneghini. Purtroppo, anche per lui come per Napier a Belgrado, le cose sono andate male sin dal principio, fino all’esclusione dal roster, avvenuta circa un mese e mezzo fa.

Da quel momento Milano è andata alla caccia di una nuova point guard però non è stata una ricerca semplice perché aveva bisogno uno dal sicuro affidamento, capace di essere un leader tecnico e soprattutto in grado di fare canestro. I nomi che si sono susseguiti, per un motivo o per un altro, non esaltavano la piazza: Juan Núñez, per esempio, è un potenziale fenomeno però non si è mai trovato in una situazione così complessa e Nick Calathes non è più un grande realizzatore.

Il “Back to the future” necessario

Ecco che quindi la scelta di un ritorno al passato è sembrata a tutti, noi compresi, la decisione migliore. Napier conosce pregi e difetti di Ettore Messina, con il quale ha chiarito quell’alterco a distanza di inizio novembre, è un giocatore pronto, un leader ed è capace di fare canestro. Certo, viene da 4 mesi difficili, ma sappiamo anche che fino a 6 mesi fa era un giocatore dominante sia in Italia sia soprattutto in EuroLega.

Ora Shabazz Napier deve “semplicemente” tramutare lo sforzo fatto dalla società dell’Olimpia EA7 Milano per riportarlo in Italia in canestri e assist, ripetendo quei 4 mesi clamorosi che hanno quasi fatto sognare un posto ai playoff di EuroLega a Milano. Oggi la situazione è più semplice, nonostante l’inizio ad handicap, perché ha molto più tempo per poter incidere sulla stagione delle Scarpette Rosse.

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