Gianni Petrucci è a capo della FIP dal 2012, dopo che lo era stato per 2 mandati dal 1992 al 2000. Il suo regno sembrava finito con il 2024 ma una nuova legge in Parlamento ha abrogato quella precedente di Vincenzo Spadafora, quindi i presidenti del CONI e delle Federazioni possono guidare i rispettivi sport per un massimo di 4 mandati. Ecco il pensiero di Petrucci sulla questione e su Datome come suo sostituto a La Stampa:
“In Parlamento c’è stato un ricambio? Noi siamo eletti democraticamente. Saremo antipatici, ma a me non tange. L’invidia
è il risentimento dei perdenti”.
“Un grande applauso a Datome. Smetterà avendo vinto uno scudetto e giocando con la Nazionale. Il vero campione si ritira al vertice:
Boniperti, Platini e Flavia Pennetta. Adesso anche Gigi. Mio sostituto? Resta un mio auspicio. Gigi è ‘sede di pensiero’ “.
“2024? Se ne parlerà al momento: mai ipotecare il futuro. Ora sto al basket e alla Salernitana, domani vediamo dove mi porterà il Signore”.
Insomma, Petrucci è sempre Petrucci, la sua ironia tagliente è inconfondibile, però le parole di dedica a Gigi Datome sono state bellissime. Stiamo a vedere se continuerà fino al 2028 oppure lascerà lo scettro a qualcun altro, magari proprio all’attuale capitano della nostra Nazionale…
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