Il problema più preoccupante per i Golden State Warriors è sicuramente la chimica di squadra visto che fino ad ora il rendimento in campo è stato impeccabile. Il roster è lunghissimo e Steve Kerr può contare su una vastissima varietà di giocatori, ma attenzione al loro utilizzo. Se da un lato avere un roster così lungo porta a numerosissimi vantaggi, dall’altro c’è il problema del minutaggio e dei rapporti interni tra giocatori e staff tecnico. Steve Kerr dovrà trovare la quadratura del cerchio quando avrà tutti i giocatori a disposizione, ciò non va sottovalutato.
Nella notte David Lee ha esordito chiudendo con 6 punti e 7 rimbalzi in 16 minuti. Alla fine della scorsa stagione già si notava quanto bene andasse la squadra con Draymond Green in posizione di ala grande, tanto che nei momenti decisivi Mark Jackson si affidava a lui. Steve Kerr è letteralmente innamorato di Green (e dopo l’inizio di stagione che sta disputando ci mancherebbe altro!) e con ogni probabilità, al rientro di Bogut, Lee verrà utilizzato alla Iguodala. Ciò è stato confermato dal coach dei Warriors:
Draymond è stato fantastico fino ad ora, David continuerà a partire dalla panchina.
Lee ha dimostrato di accettare la decisione del suo coach, anche se ciò dovrà esser confermato nel prossimo periodo, soprattutto con le prestazioni:
Il coach sta facendo tutto ciò che serve per vincere, quello è il nostro obiettivo e io credo nel nostro coach.
Ora facciamo due calcoli, quante squadre NBA possono permettersi un quintetto di “riserve” del genere: Shaun Livingstone,Leandro Barbosa, Andre Iguodala, David Lee, Marreese Speights?
