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Storia delle risse NBA in allenamento

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Quando passi tutte le giornate con i soliti compagni, può capitare che alla lunga qualcosa si rompa. È successo tra Draymond Green e Jordan Poole un paio di giorni fa. Il video del pugno rifilato da Green al compagno in allenamento ha sconvolto il mondo NBA perché si tratta di fatto di un unicum. Non è affatto la prima volta che due compagni si picchiano in allenamento, ma è la prima volta che ci sono delle testimonianze video. La clip pubblicata da TMZ deve essere stata diffusa da qualcuno interno ai Golden State Warriors, visto che l’allenamento era a porte chiuse, e la franchigia ha fatto partire un’indagine per capire di chi si tratti.

Come dicevamo, però, per quanto grave, non è la prima volta che un giocatore NBA viene alle mani, anche con violenza, in allenamento con un compagno. Non sappiamo come proseguiranno le cose per gli Warriors, né quale sarà il rapporto tra Green e Poole, ma possiamo almeno basarci sul passato. Abbiamo quindi raccolto 4 casi noti, simili e in alcuni casi anche più gravi, viste le conseguenze fisiche sui protagonisti, di quello accaduto nella Baia di San Francisco.

 

Zach Randolph vs. Ruben Patterson

When Zach Randolph Went Into Hiding After Shattering His Teammate's Eye Socket, Fearing He Was Going To Shoot Him

Nei primi anni 2000 i Portland Trail Blazers erano soprannominati Portland Jail Blazers (“Jail” in inglese significa “Prigione”) a causa delle tante personalità frizzantine all’interno del roster. Una di queste, forse la più temibile, era quella di Ruben Patterson, arrestato tre volte tra il 2000 e il 2002 e poi successivamente anche dopo la fine della carriera. Durante un allenamento del 2003, Zach Randolph, che non andava per niente d’accordo con Patterson, decise di intervenire in un battibecco tra lui e Qyntel Woods, prendendo le parti di quest’ultimo e colpendo con un pugno al volto il primo. Patterson riportò una frattura dell’orbita, anche se non saltò troppe partite. Leggenda narra che Z-Bo, considerato per anni uno dei “duri” della NBA, si nascose per qualche giorno a causa di un compagno, Dale Davis, per paura di una vendetta da parte di Patterson. Se solo fossero esistiti i social ai tempi dei Jail Blazers…

Cos’è successo dopo? Nulla. Patterson rimase a Portland fino al 2005, Randolph fino al 2007. I due vissero altri 2 anni da compagni di squadra, senza grandi successi.

 

Bobby Portis vs. Nikola Mirotic

Bobby Portis was once suspended 8 games for punching a teammate. Should Draymond Green be too?

Quello tra Portis e Mirotic è il caso più recente, quindi anche quello del quale ci sono più elementi. Accadde tutto durante un allenamento dei Chicago Bulls del training camp 2017. Anche qui allenamento a porte chiuse, anche qui un cazzotto da parte di Portis che ruppe l’osso orbitale di Mirotic. Il montenegrino fu costretto a saltare 23 partite, mentre il suo aggressore venne sospeso per 8 gare. Portis, ora a Milwaukee, è stato uno dei tanti a commentare l’accaduto tra Green e Poole, difendendosi dai paragoni con il suo pugno. Secondo il lungo dei Bucks, quella volta si sarebbe trattato semplicemente di legittima difesa. Nello screen di un articolo di ESPN postato da Portis, si legge che Mirotic lo aveva spintonato due volte prima di ricevere il violento pugno.

Cos’è successo dopo? Anche qui nulla. Anzi, Mirotic disse di aver accettato le scuse di Portis e i Bulls vinsero 7 gare di fila dopo il rientro del montenegrino. Mirotic sarebbe poi passato l’estate successiva ai New Orleans Pelicans.

 

Gary Payton vs. Vernon Maxwell

Gary Payton Used Metal to Smash the Face of Rockets Star Notorious for His Physical Play Against Michael Jordan - EssentiallySports

Sappiamo che tipo di carattere ha Gary Payton Sr., lo dimostrò anche in un allenamento durante la stagione 1999-00. Lo ha raccontato lui stesso qualche anno fa a Fox Sports. I Seattle SuperSonics venivano da qualche sconfitta consecutiva e non stavano vivendo un bel momento. Brent Barry stava avendo difficoltà a marcare Vernon Maxwell, che lo stava malmenando. Per sistemare le cose Payton decise quindi di marcare lui Maxwell, che però non modificò di una virgola la propria aggressività. “Ancora una volta e interrompiamo questo allenamento” ha raccontato di averlo ammonito The Glove. Alla fine dell’allenamento, nello spogliatoio, Payton aspettò Maxwell (“Pensava mi fossi dimenticato” ha aggiunto nell’intervista), il resto lo lasciamo direttamente alle sue parole:

Non volevo farmi del male alle mie splendide mani perché ero la stella della squadra, ma avevo un peso [inteso come il manubrio per fare gli esercizi, ndr]. Lui voleva fare il grosso, veniva verso di me, non appena fu vicino provai a staccargli la testa con quel peso. Horace Grant si mise in mezzo cercando di dividerci e per sbaglio colpii lui facendogli male. Saltò una partita, mi dispiacque così tanto!

Cos’è successo dopo? Nessuna sospensione per Payton, che quell’anno giocò tutte le partite, mentre Maxwell lasciò Seattle l’estate successiva. Grant, come detto, fu quello che ebbe la peggio, saltando una partita.

 

Michael Jordan vs. Steve Kerr

Did You Know? | Michael Jordan, Steve Kerr and The Last Dance | NBA.com

L’episodio che ormai tutti conoscono e che diede inizio all’amicizia tra Jordan e Kerr. Come raccontato anche in The Last Dance, durante il training camp del 1995 dei Chicago Bulls in una partitella Kerr stava marcando MJ. Stufo delle continue prepotenze e provocazioni nei confronti suoi e dei compagni, l’attuale coach dei Golden State Warriors decise di iniziare a dare voce alla propria frustrazione. Jordan perse il controllo e colpì Kerr con un pugno al volto, con i due che furono separati dai compagni. MJ si è successivamente definito “un idiota” per il comportamento avuto.

Cos’è successo dopo? Kerr ha raccontato di aver trovato un messaggio di scuse di Jordan la sera stessa in segreteria telefonica. Dopo quell’episodio i due diventarono grandi amici e quei Bulls iniziarono così il proprio percorso verso il secondo Thee-peat, nel quale Kerr ebbe un ruolo fondamentale, specialmente nel 1997.

Francesco Manzi

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