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Tai Webster rifiuta di vaccinarsi contro il Covid e i NZ Breakers lo tagliano

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In NBA il vaccino anti-Covid non è obbligatorio per i giocatori, anche se la Lega ha comunque introdotto politiche più stringenti per chi non vi si sottopone. Per tutti gli altri, tifosi, staff tecnici, dirigenze e dipendenti dei palazzetti, il vaccino lo è. Una situazione diversa è invece quella del campionato neozelandese. I NZ Breakers, squadra neozelandese appunto, a causa della pandemia giocheranno probabilmente almeno l’inizio della stagione 2021-22 in Australia. Un caso simile a quello dei Toronto Raptors, che per una stagione, la scorsa, si erano trasferiti a Tampa, su suolo americano. E così Tai Webster, guardia dei Breakers, si è trovato di fronte una scelta, perché in Australia per viaggiare è obbligatorio essere vaccinati.

Alla fine Webster, evidentemente contrario al vaccino anti-Covid, ha deciso di non vaccinarsi. Non potendo per questo viaggiare, i NZ Breakers hanno deciso di tagliarlo nonostante avesse ancora due anni di contratto. “Tai è stato fantastico la scorsa stagione e gli auguriamo il meglio. Supporto totalmente la libertà di scelta di ogni giocatore in merito al vaccino. La nostra squadra terrà per Tai la porta aperta, ma sfortunatamente stiamo vivendo un periodo molto particolare, senza vaccino non può viaggiare e quindi non potrà giocare per noi questa stagione” ha dichiarato Matt Walsh, proprietario dei Breakers.

Evidentemente la contrarietà ai vaccini è di casa tra i Webster. Solo pochi mesi fa il fratello di Tai, Corey Webster, aveva infatti scritto sui social che “il vaccino Pfizer fa praticamente gli stessi morti del Covid-19”. Per quelle affermazioni false Corey, che nel frattempo è stato tagliato sempre dai Breakers nonostante due anni di contratto, aveva ricevuto aspre critiche.

Francesco Manzi

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