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“The Last Dance pieno di bugie”, “Non era un gran difensore”… Michael Jordan fa SEMPRE discutere

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Michael Jordan è probabilmente il più iconico giocatore di basket di tutti i tempi.

Lo dimostra anche il fatto che a distanza di decenni dal suo ritiro, continui a essere uno degli atleti più discussi. La docu-serie The Last Dance, uscita nel 2020, ha riacceso i riflettori su MJ. Della narrazione su di lui hanno sempre fatto parte le voci fuori dal coro, quelle che hanno una visione meno idilliaca dell’uomo e del giocatore.

Ad esempio Rasheed Wallace, limitandosi a un discorso tecnico, ha denigrato le doti difensive di His Airness.

Jordan non era un granché nella metà campo difensiva. L’abbiamo visto faticare nella marcature di giocatori come JR Rider, Clyde Drexler e Joe Dumars. Non sto dicendo che non si impegnasse in difesa, dico solamente che le sua abilità difensiva non erano allo stesso livello di quelle di altri atleti della sua epoca. Non lo avrei mai messo nel miglior quintetto difensivo per 10 o 11 volte.

Molto interessanti anche le dichiarazioni di Sam Smith riguardo The Last Dance e diverse storie non veritiere che conterrebbe. Smith, lo ricordiamo, è l’autore di The Jordan Rules, uno dei libri cha ha fornito uno spaccato più veritiero (e meno idealizzato) di MJ negli anni dei Chicago Bulls.

All’interno di “The Last Dance” Michael si è inventato parecchie cose. Molti particolari che ha raccontato non hanno alcun senso. Mi riferisco alla storia della pizza avvelenata oppure al fatto che l’abbiano costretto a ritirarsi perché volevano rifondare. Secondo voi qualcuno poteva costringere Jordan a fare qualcosa? Si tratta di palesi bugie ma anche questo fa parte dell’aura mistica che circonda il personaggio da sempre.

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