TOP
MVP: Giuseppe Poeta, Dolomiti Energia Trentino. Grandissima prova dello “scugnizzo” Peppe Poeta, che al suo ritorno in Italia dopo due anni fa impazzire i propri tifosi. I suoi 23 punti e otto assist, messi a referto in soli 26 minuti di gioco, guidano l’epica rimonta trentina. La valutazione più alta, 29, è la ciliegina sulla torta nella giornata da MVP dell’ex-Manresa.
Vittoria più convincente: EA7 Emporio Armani Milano. Dopo la sconfitta all’esordio contro Trento, al Forum si respirava già un’aria pesante, con l’Olimpia costretta a vincere il derby per scacciare i primi fantasmi. Detto, fatto: gli uomini di Repesa spazzano via un’Openjobmetis Varese mai in grado di impensierire i cugini biancorossi. Basterà la prima vittoria in campionato per calmare le acque agitate in casa Olimpia?
Sorpresa di giornata: Betaland Capo d’Orlando. Chi pensava che la vittoria all’esordio contro Cantù fosse stato un fuoco di paglia dei siciliani è stato costretto a ricredersi di fronte alla prova di grande carattere di Capo d’Orlando. La squadra di Giulio Griccioli ha ben figurato anche contro una potenza del nostro campionato quale Venezia, costringendo la Reyer ai supplementari. Solo un canestro di Phil Goss hanno impedito all’Orlandina di trovarsi nel gruppo di testa dopo due settimane.
Stat of the day: 26 punti rimontati in 20 minuti da parte di Trento. I trentini non solo hanno ribaltato una gara messasi malissimo prima dell’intervallo, ma hanno fatto la storia: nessuna squadra aveva mai ribaltato un -26 a metà gara. È record della Serie A per Poeta e compagni.
FLOP
LVP: Mychel Thompson, Openjobmetis Varese. L’ennesimo flop della compagine varesina corrisponde all’ennesima candidatura a Least Valuable Player per un giocatore dell’Openjobmetis. Questa volta il titolo poco desiderato se lo aggiudica Mychel Thompson, fratello del più famoso Klay. Mai in partita, il numero 43 segna soli 4 punti durante il garbage time milanese e conferma un adattamento alla Serie A ancora in alto mare, considerato anche lo zero alla voce “marcature” lo scorso week end.
Sconfitta meritata: Sidigas Avellino. Alla seconda giornata, gioca male la truppa di Pino Sacripanti, chiamata all’importante e difficile esame con sede a Reggio Emilia. Contro i meccanismi rodati di Kaukenas e compagni, l’attacco irpino va in crisi, collezionando una marea di palle perse, che rendono il comeback di Riccardo Cervi un flop per la Scandone.
Delusione di giornata: Obiettivo Lavoro Bologna. Dopo aver “matato” la Reyer Venezia alla prima giornata, ci si aspettava di più dalla Virtus. Contro Brindisi Pittman e compagni reggono solo metà gara; il tracollo del secondo tempo costa caro alle V nere che subiscono un passivo pesante, smentendo i segnali positivi di settimana scorsa.
Stat da non ripetere: 27 palle perse in Cantù-Sassari. La partita tra i brianzoli e i campioni in carica è stata emozionante, ma il bel gioco è venuto a mancare. I tanti, troppi errori, sia da una parte che dall’altra, si traducono nell’orribile statistica di 27 palle perse complessive. Soprattutto Sassari, che ha più ambizioni di classifica rispetto a Cantù, dovrà cambiare qualcosa.
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