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Venezia-Brindisi, le pagelle: Watt un riferimento e Daye quando conta, Banks stoico, stecca Brown

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È l’Umana Reyer Venezia la vincitrice della Zurich Connect Final Eight 2020 di Pesaro. Al termine di una partita molto combattuta, nella quale gli uomini di De Raffaele, a cui va dato merito di aver preparato benissimo la sfida, sono subito scappati. Alla stessa Venezia va anche il merito di aver tenuto botta nel momento del rientro della Happy Casa Brindisi, che ha gettato la spugna solamente alla sirena finale. Qui la cronaca completa del match, mentre di seguito le pagelle:

Umana Reyer Venezia

J. Stone 5: Di gran lunga il peggiore della Reyer. Impalpabile in attacco e sempre in ritardo in difesa, come si è potuto vedere nel fallo inutile sulla tripla Banks a 40″ dalla fine e sull’antisportivo su Sutton.

M. Bramos 6,5: Partita solida del capitano orogranata, che come al solito ha segnato i suoi tiri e ha portato il suo mattoncino anche nell’altra metà di campo.

S. Tonut 7: Subito dopo Watt, per costanza, il migliore di tutta la Reyer. Ha giocato una finale molto positiva, segnando e mettendo in ritmo i compagni, facendo quasi sempre la cosa giusta in attacco. Senza dimenticare anche il lavoro difensivo su Adrian Banks e gli altri piccoli di Brindisi.

A. Daye 7: Ha sbagliato qualche tiro aperto, ma nei momenti decisivi dell’incontro, quando era ora di far canestro, il cerbiattino l’ha fatto e quelle triple nel quarto quarto sono state fondamentali. Meritatamente MVP della competizione.

A. De Nicolao 6: Anche se meno appariscente rispetto alle altre uscite, non fa ha fatto mancare il suo apporto alla causa dalla cabina di regia.

A. Filloy s.v.: Solo 3 minuti per lui.

G. Vidmar s.v.: Calca il parquet per meno di cinque minuti.

J. Chappell 6,5: A lui l’arduo compito di fermare Banks anche con le maniere forti; queste ultime lo hanno portato a commettere tre falli in dieci minuti, ma tutti utili a non mettere in ritmo il numero #0. Più attento difensivamente nel secondo tempo e presente a rimbalzo (8), in attacco ha lasciato spazio ai compagni più in ritmo ma senza far mancare il suo apporto.

V. Mazzola 6,5: Partito in quintetto, ha giocato quasi metà partita senza sfigurare e anzi ha messo a segno due triple importanti nell’economia del match.

B. Cerella s.v.: Poco più di tre minuti per il nativo di Bahia Blanca.

M. Watt 7,5: Ha fatto valere tutta la sua stazza contro Brown e, soprattutto, Stone, riuscendo a mettere insieme punti, rimbalzi e giochi da tre punti molto importanti. Un vero e proprio punto di riferimento offensivo per tutta la partita. MVP della finale chiusa con 17 punti e 10 rimbalzi.

All. Walter De Raffaele 7: L’alternarsi di zona e uomo, le uscite forti dei lunghi su tutti i pick and roll giocati da Banks, questa finale coach De Raffaele l’aveva preparata benissimo e ha meritato di portarla casa. Bravo anche a fermare la partita nel momento di maggior pressione da parte di Brindisi, strigliando i suoi e trovando subito il modo di ritornare a comandare la gara.

Happy Casa Brindisi

J. Brown 5: Non è stato il John Brown che ci saremmo aspettati dopo la semifinale, dominato da Watt in entrambe le metà campo per tutta la partita.

A. Banks 6,5: Dopo le due prove messe a segno nei quarti e nelle semifinali era inevitabile che fosse l’indiziato speciale. Chappell e soci hanno usato anche le maniere forti e lui nel primo tempo ha sofferto tantissimo, tanto che il primo canestro dal campo è arrivato al sesto tentativo. Nonostante ciò non ha mai mollato, continuando ad attaccare la difesa veneziana da tutte le posizioni e alla fine ne ha messi a referto 27.

K. Martin 5: 2/7 al tiro e due perse in mezz’ora e a parte una discreta presenza a rimbalzo poco altro.

D. Sutton 5: Nei primi cinque minuti ha collezionato un errore, due palle perse e tre falli, di cui uno tecnico. Nella ripresa ha provato a scrollarsi di dosso il brutto primo tempo con un paio di giocate d’energia, ma nel complesso la sua partita è insufficiente.

A. Zanelli 6: L’unico della truppa biancoblù a trovare la via del canestro con facilità nei primi dieci, durissimi, minuti.

R. Gaspardo 6,5: Solita voglia e garra dalla panchina, un po’ di precisione in più dai liberi non avrebbe fatto male, ma alla fine ha giocato una gara molto migliore rispetto a quella del compagno di reparto titolare.

L. Campogrande 6,5: La sua fiammata negli ultimi dieci minuti è servita tantissimo a far rientrare di nuovo la Happy Casa. Triple importanti ed energia, bella prova in soli 12 minuti del giovane romano.

D. Thompson 5,5: In ventuno minuti ha messo a segno sei punti con quattro assist, ma non è mai riuscito a prendere in mano la squadra quando la difesa era tutta concentrata su Adrian Banks.

T. Stone 4: Incapace di entrare in partita. Da sotto, media distanza, tre punti… non è mai riuscito a segnare

All. Francesco Vitucci 6: Seconda finale di Coppa Italia consecutiva, la squadra rivelazione del campionato che fa di energia e corsa il punto di forza. Oggi è mancata un po’ di concentrazione all’inizio e sicuramente si sono fatte sentire le gambe pesanti, anche perché giocare tre partite in tre giorni non è assolutamente facile, meno ancora se il tuo organico non è vasto come quello di Venezia. Battuto, ma non sconfitto; questa Brindisi potrà fare molto male più avanti a tantissime squadre.

Kevin Bertoni

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