Verso Cremona-Varese, le parole di Sacchetti e Caja

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Romeo Sacchetti (coach Cremona)

Domenica ci troveremo di fronte Varese, che per la sua grande tradizione cestistica è sempre stata la squadra che io ho tifato da bambino ed in cui ho anche giocato. Per questo, quelle con Varese sono sempre state delle sfide particolari per me. Il fascino di questa società aumenta se pensiamo alla lunga storia che possiede e la caratterizza. Nel merito della gara di domenica dico che le partite contro le squadre di Caja sono sempre strane. Certamente noi dovremo focalizzare l’obiettivo e presentarci sul campo con la mentalità e l’atteggiamento che abbiamo avuto a Brescia. Il match di domenica sarà importantissimo proprio per questo motivo: dovremo trovare delle conferme; ci dirà veramente se abbiamo capito la lezione, ovvero che in questo campionato per giocare a pallacanestro bisogna sempre impegnarsi al massimo delle possibilità, non ci sono partite facili e sarà sicuramente importante lo spirito con cui affronteremo la nostra prossima avversaria. Questo è quello che mi piacerebbe vedere dai miei ragazzi, la dimostrazione di avere acquisito questa continuità.

Gazzotti, Portannese e Fontecchio hanno tutti offerto un’ottima prestazione contro Brescia. Fontecchio ha fatto un gran primo tempo, poi probabilmente l’ho fatto giocare addirittura un po’ troppo ed è arrivato un pochino stanco alla fine. La risposta di Portannese e di Gazzotti è stata ottima. Quando dei giovani italiani giocano così bene il merito è tutto loro. La maggiore difficoltà che si trovano ad affrontare è quella di farsi trovare sempre pronti; non hanno tanta possibilità di sbagliare e perciò devono essere ancora più bravi ad approcciare mentalmente la partita nel migliore dei modi e a dare subito qualcosa. Come dico sempre, un giovane italiano ha un compito molto difficile, infatti per emergere devono dimostrare subito qualcosa e poi mantenere una certa continuità di prestazione. Questo è l’unico modo per spingere l’allenatore di turno, in seguito alle risposte che danno in campo, a farli giocare di più.

Attilio Caja (coach Varese)

Arriviamo al match contro Cremona in un momento estremamente positivo per i gialloblu perché reduci dalla vittoria in casa di Brescia nel derby lombardo. Un successo, quello contro la capolista, ottenuto grazie ad una partita di alto livello agonistico ed energetico; sia in difesa, dove la Vanoli è stata bravissima a limitare le armi migliori della Germani, sia in attacco, dove hanno trovato la giornata positiva in molti dei loro giocatori. Rispetto all’amichevole che avevamo disputato quest’estate le cose sono cambiate, a partire dall’aggiunta di Johnson-Odom, atleta capace di far fare il salto di qualità ad ogni squadra, e Fontecchio, giocatore di enorme qualità che sta sfruttando lo spazio che Cremona gli sta dando. Attorno a giocatori consolidati come i cugini Diener e Martin, quest’ultimo ad oggi uno dei giocatori più in forma di tutto il campionato, ruotano seconde linee come Gazzotti, Ricci, Portannese e Ruzzier che sanno sempre fare ciò che serve in quello specifico momento di partita. Se a queste cose uniamo il fatto che hanno l’allenatore che è anche quello della Nazionale, una società solida ed appassionata ed un pubblico caloroso, si può dire senza dubbio che la Vanoli sia una squadra da playoff. Noi vogliamo giocare al meglio la nostra partita cercando di essere sempre pronti. Le ultime due contro Bologna e Brindisi le abbiamo perse al tempo supplementare mentre quella prima, contro Pesaro, l’abbiamo persa all’ultimo secondo. Ci arriviamo sempre vicini. Il nostro compito è quello di rimanere sul pezzo e di arrivare a giocare nel modo migliore le partite. Quando poi si arriva alla fine, sono gli episodi ad essere determinanti e noi dovremo essere pronti a sfruttare e approfittare di quelli che capiteranno a nostro favore».

Michele Manzini

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