Virtus Bologna israeliani carlo gherardi massimo zanetti luca Baraldi

Virtus Bologna, cos’è andato storto nella trattativa con gli israeliani?

Home Serie A News

La Virtus Bologna non passerà in mano agli israeliani, anche se una decina di giorni fa sembrava tutto fatto con la cordata guidata da Ori Allon, ex Presidente dell’Haepoel Gerusalemme.

La trattativa c’è stata, secondo Daniele Labanti de Il Corriere di Bologna, con un pranzo tra Paolo Ronci, Miro De Giuli, Elena Cerioli e il commercialista Nicola Gualandi insieme al figlio di Fabio Capello, Pierfilippo, oltre che l’Head of Sports di Deloitte, Guy Harel, ex general manager dell’Hapoel Gerusalemme, e il procuratore Toto Ricciotti.

A bloccare tutto sembra ci abbia pensato Carlo Gherardi, che ha intenzione di scalare le sue quote alla Virtus Bologna, e non avrebbe voluto fare il socio di minoranza sotto gli israeliani. Stiamo a vedere se l’estate prossima ci sarà il passaggio da socio di minoranza a socio di maggioranza del club bianconero.

Ora una delle attività in cui è impegnata la proprietà è trovare nuovi soci: si parla da tempo di Faac e Pelliconi fra i potenziali ingressi, si vedrà. Il pallino è in mano a Cribis.

Tutta questa incertezza di sicuro non aiuta il futuro della Virtus Bologna in EuroLega, specialmente perché gli emiliani non hanno una licenza pluriennale e il Valencia spinge per poter rubare il posto alle VuNere nel 2025-2026.

Leggi anche: Olimpiadi, la nostra sentenza: ecco perché la Francia sarà la DELUSIONE

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.