Virtus-Cantù: le parole di Sacripanti e Pashutin

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La Virtus ha trovato la prima vittoria interna di questo campionato superando Cantù, con il risultato finale di 90-81. Al termine del match sono intervenuti come di consueto i due allenatori, per dire la propria opinione su quanto accaduto in campo.

Pino Sacripanti – coach Virtus Segafredo Bologna

Due punti molto importanti per la classifica e per il momento che stiamo vivendo. Brian abbiamo cercato di preservarlo dopo la coppa e siamo senza Martin, non sono alibi, ma mi serve anzi per dire che la squadra ha avuto una grande reazione e ha trovato una sua identità nella difficoltà. Era una partita simile a quella di Cremona con cambi sistematici dei nostri avversari per i quali mi sono anche complimentato, ma stasera abbiamo mosso la palla attaccando la linea di fondo e pick&roll centrale quindi un grande miglioramento tecnico rispetto all’altro match in cui fermavamo la palla. Cantù è una squadra di grande talento che può trovare ottimi canestri e stasera vincere tre quarti su quattro penso sia indicativo. Non so perché, partiamo spesso contratti nei primi quarti. Non tiravamo o tiravamo male, eravamo contratti poi ci siamo sciolti e abbiamo tirato fuori una prestazione di altissimo livello davanti a un pubblico fantastico che ci sospinge e ci sostiene sempre. Forse siamo un po’ troppo cerebrali su questo aspetto e continuerò a dire che dobbiamo migliorare in questo. Non siamo in emergenza, ma abbiamo delle mancanze a cui siamo stati molto bravi a sopperire. Sono molto contento. Da Venezia nonostante i 20 punti presi sono tornato più consapevole della nostra forza. Abbiamo fatto 10 ottimi minuti di pallacanestro in avvio. Il primo quarto mi preoccupa meno in trasferta che qui dove c’è un po’ il fattore psicologico molto bello di questi ragazzi che lavorano sodo e non vogliono deludere le aspettative. Un po’ c’è anche la capacità di adattarsi alle situazioni del campo. Ci vorrà un po’ più di velocità nel comprenderle perché stasera ci ho dovuto mettere tre timeout e parecchi urli. Punter ha preso un colpo alla mandibola e anche se lui se la sentiva non avevo dubbi sull’uso di Pajola e Cappelletti questa sera. Stasera Kravic ha fatto un partitone, ma devo dire che la squadra è stata brava a trovarlo in modo intelligente. Ha fatto quello che speravamo particolarmente bene, ci ha lavorato due giorni su quelle situazioni e Taylor l’ha saputo innescare particolarmente bene. Tutti volevano vincerla a tutti i costi e ci tenevano molto e tutti hanno dato il loro apporto a seconda di come i nostri avversari si accoppiavano abbiamo avuto le risposte giuste. Aradori ci ha trascinato nel momento difficile iniziale e anche Taylor e M’Baye al momento giusto hanno trovato canestri importanti.

Evgeniy Pashutin – coach Red October Cantù

È stata una partita molto difficile per noi, non siamo riusciti a controllare il ritmo e abbiamo giocato male in difesa. Siamo partiti bene poi a causa delle rotazioni abbiamo perso il controllo della partita e li la gara è cambiata. All’intervallo ho detto che avremmo dovuto fare di più, ma anche rientrati non siamo stati capaci di fermare ad esempio Kravic e Aradori lasciando anche canestri fin troppo facili in alcune occasioni. Ho visto un miglioramento nella circolazione di palla ad esempio rispetto a Brindisi, ma ovviamente non basta: era molto importante controllare i rimbalzi in questa partita e come detto non ci siamo riusciti e non siamo saliti difensivamente.

 

Interviste raccolte da Valentina Calzoni per BolognaBasket

Luca Marchesini

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