Sappiamo che Danilo Gallinari è ancora free agent e sappiamo che si sta allenando a Treviglio al PalaFacchetti con la Brianza Basket in attesa di una chiamata NBA che sta tardando ad arrivare. Ma se non dovesse mai arrivare, quali sono le squadre italiane che potrebbero puntare sul classe 1988 per quella che con tutta probabilità sarà l’ultima stagione della sua carriera?
Naturalmente se parliamo di soldi, nessuno può nemmeno immaginare di avere il Gallo, viaggia a cifre spropositate per il campionato italiano, che forse nemmeno l’Olimpia Milano può permettersi, sicuramente non la nuova Virtus Bologna con degli ingaggi molto più contenuti rispetto a qualche stagione fa.
Allora fantastichiamo un po’ e immaginiamo 3 team con cui potrebbe terminare la sua carriera per motivi affettivi, più che economici e di obiettivi, escludendo Milano perché sarebbe troppo scontata da inserire in questa lista.
Dinamo Sassari
Vi starete chiedendo, giustamente, cosa c’entra la formazione sarda con Danilo Gallinari e la risposta sta nel Brand Manager della Dinamo: Giacomo, detto “Jack” Devecchi. A parte essere nato anche lui a Sant’Angelo Lodigiano, come il figlio di Vittorio, ed essere cresciuto a Graffignana, come il figlio di Vittorio, è cugino di Danilo, col quale ha da sempre un ottimo rapporto perché si conoscono da quando sono bambini e sono cresciuti cestisticamente insieme giocando le partitelle all’oratorio, pur essendo Jack 3 anni più grande.
Inoltre, un altro fattore che potrebbe spingere il Gallo, in questa fantasiosta ipotesi, a firmare per i sardi sono le origini della moglie, Eleonora Boi, anche se lei è cagliaritana e non sassarese ma comunque sarebbe un tornare a casa nella sua bellissima Sardegna, dopo tanti anni in giro per il mondo, a partire da Milano e poi in America a seguire il marito, col quale si è sposata proprio nella sua “isola natale” nell’estate del 2022.
Assigeco Piacenza
Gallinari era talmente forte a 18 anni che si pensa abbia fatto le giovanili all’Olimpia ma invece non è così perché è cresciuto cestisticamente nell’allora Assigeco Casalpusterlengo in Serie B d’Eccellenza, che oggi si chiama Assigeco Piacenza perché si è dovuta spostare di qualche chilometro perché il palazzetto di Codogno non era più a norma per le regole della Serie A2.
Quella era una squadra fortissima perché insieme a lui giocavano Pietro Aradori, Mitchell Poletti e Klaudio Ndoja, l’unico classe 1985 in una banda di allora 16enni scatenati.
L’Assigeco è stata per anni fucina di talenti perché da lì sono passati anche, per esempio, Marco Spissu e Pippo Ricci, due che hanno giocato le Olimpiadi e scritto pagine importanti del nostro basket recente. Le cose sono un po’ diverse da quando l’Assigeco si è dovuta spostare da Casalp a Piacenza ma resta comunque un pezzo di cuore della vita del Gallo e si tratterebbe della chiusura di un cerchio: dall’Assigeco all’Assigeco.
Germani Brescia
La terza alternativa è legata al coach di questa squadra: Peppe Poeta. Il ragazzo di Battipaglia è solo 3 anni più grande del Gallo e si conoscono praticamente da sempre perché hanno giocato contro in Serie A e sono stati per diverse estati compagni di stanza in Nazionale maggiore dove ne hanno combinate di ogni, specialmente Peppe, e si sono divertiti tantissimo. Hanno un rapporto quasi fraterno.
Brescia è una squadra ambiziosa che è al vertice del campionato italiano da diverse stagioni e vuole continuare a stupire. Chiaramente anche i bresciani non hanno 3-4 milioni di euro da dare al Gallo come stipendio ma potrebbero diventare l’outsider per lo Scudetto con il ragazzo ex Milwaukee Bucks al fianco di Miro Bilan e chissà che magari Peppe Poeta in questo modo potrebbe vincere l’ennesimo campionato di fila da allenatore, dopo i 2 al fianco di Ettore Messina. Inoltre non dimentichiamoci che Peppe ha già allenato Danilo in Nazionale quest’estate e in parte anche nel 2022, prima che si infortunasse a pochi giorni dall’inizio dell’Europeo.
Chiudiamo ripetendo che queste non sono notizie di mercato e neppure possibilità concrete, sono mere suggestioni nel caso in cui Gallinari dovesse decidere di chiudere la sua carriera in Italia e non dovesse firmare a Milano per volontà dell’Olimpia perché ha già un pacchetto lunghi molto completo con Nikola Mirotic e Josh Nebo a guidare la banda insieme a Zach LeDay, David McCormack e Ousmane Diop, oltre a Guglielmo Caruso.
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