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Celtics, Heat, Lue e gli altri: il meglio di febbraio in NBA

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Manca poco al termine della regular season NBA: la pausa per l’All Star Game solitamente segna un cambio di rotta per alcune squadre, oppure scopre definitivamente le carte di tutte quelle franchigie che puntano a guadagnare una posizione migliore per la lottery del prossimo Draft. Una cosa è certa: questi due mesi regaleranno un’avvincente corsa per il titolo di MVP.

 

NBA TRADE DEADLINE

harden simmons

Finale con il botto. Erano anni, tanti anni, che non si assisteva a una deadline del genere. Gli ultimi giorni di mercato in NBA hanno accontentato un po’ tutti, regalando anche un po’ di freschezza in un periodo dell’anno in cui cala l’interesse generale per la regolar season. A memoria si contano sulle dita di una mano gli All Star del calibro di Harden che hanno cambiato squadra a) in così poco tempo e b) alla deadline. La trade tra 76ers e Nets è senza dubbio lo scambio che ha destato più clamore, ma ci sono stati altri scambi altrettanto interessanti. Senza apparente giustificazione, la trade che ha destato maggiore stupore, senza troppe giustificazioni, è quella che ha spedito Haliburton a Indiana in cambio di Sabonis. Infine, Portland e New Orleans si sono mosse per mandare CJ McCollum ai Pelicans. Una mossa che ha chiarito le intenzioni dei Blazers per le prossime stagione e ha regalato ai tifosi di NOLA un motivo in più per guardare con fiducia al futuro prossimo (in attesa di Zion).

 

BOSTON CELTICS

brown tatum celtics

Per mesi i Celtics hanno flirtato con l’avere una delle peggiori stagioni degli ultimi anni. A partire dal primo di dicembre la squadra ha cambiato marcia, ovvero da quando sono la migliore difesa della NBA. Il mese di febbraio è cominciato con 7 vittorie consecutive, che hanno dato continuità a una striscia di 9 successi iniziata a gennaio. Il 2022 ha messo Boston sotto i riflettori. La squadra bianco-verde da allora è la prima per differenziale e sembra aver ritrovato un nuovo equilibrio. Questo cambio di passo ha permesso ai Celtics di rientrare a pieno titolo per un posto “certo” ai playoff, restituendo a coach Udoka un feedback importante. Boston, infatti, è l’unica squadra della Eastern Conference a vantare un record positivo contro squadre con il 50% di vittorie. Sono solo dati, ma arriva ai playoff con questo slancio potrebbe riservare qualche sorpresa.

 

QUOTAZIONI PER L’MVP

Luka Doncic

Il premio di MVP quest’anno divide sempre più gli appassionati e gli addetti ai lavori. Da una parte c’è DeMar DeRozan, forse il nome più controverso  per la vittoria finale. La considerazione generale è che no, non possa vincere il premio di MVP. D’altro canto però, i numeri dicono tutt’altro. Il giocatore dei Bulls è stato il miglior realizzatore della lega per il mese di febbraio con oltre 35 punti di media (tirando con il 56% dal campo). Fatta eccezione per le prime due partite chiuse con 29, 28 e 31 punti, DeRozan ha realizzato 35 o più punti per 8 partite consecutive, con tanto di game-winner nella partita contro gli Hawks. Dall’altra parte Luka Doncic difficilmente riuscirà a rientrare in corsa per questo premio, ma non si può fare a meno di evidenziare il salto di qualità del giocatore dei Mavs. Doncic ha realizzato quasi 35 punti di media a febbraio, conditi da 10 rimbalzi e 9.2 assist, trascinando Dallas a 7 vinte nelle ultime 9 partite. Poi ci sono Embiid, con 32 punti e quasi 13 rimbalzi di media, Antetokounmpo e Jokic. Una sfida che entra nel vivo a 2 mesi dall’inizio dei playoff.

 

MIAMI HEAT

adebayo butler

Il mese di febbraio ha riservato agli Heat un calendario piuttosto agevole: fatta eccezione per Brooklyn e Dallas, la franchigia della Florida ha affrontato unicamente squadre con un record inferiore al 50% di vittorie. Le partite di questo mese hanno permesso a coach Spoelstra di consolidare il primo posto nella Eastern Conference e, soprattutto, di recuperare i giocatori. Miami, infatti, ha dovuto fare a meno dei suoi giocatori più importanti per diverse partite, vittime di infortuni nel corso della regular season: Butler ha saltato 19 gare, Herro e Lowry 13, Adebayo addirittura 25. Nonostante ciò, il sistema di gioco e la capacità di Spoelstra di mettere nelle migliori condizioni i giocatori in campo hanno permesso agli Heat di agganciare la vetta.

 

TYRONN LUE

tyronn lue

I Los Angeles Clippers hanno un record superiore al 50% nella Western Conference. Una volta che avrete riletto la frase qui sopra, converrete che forse è arrivato il momento di riconsiderare il valore di Tyronn Lue come allenatore. I Clippers hanno un record modesto in questo mese: 6 vittorie e 4 sconfitte. Il fatto è che la squadra ha mantenuto questo equilibrio per tutta la regular season, nonostante le assenze delle sue due stelle. Lue ha allestito una tra le prime 10 migliori difese della lega. L’attacco lascia alquanto a desiderare, però vorrei vedere una squadra efficiente che ha in Reggie Jackson e Marcus Morris i suoi migliori realizzatori. Nessuno grida alla rivoluzione: Ty Lue non è un genio, tantomeno un luminare o un candidato al premio del coach of the year. La verità, però, è che si tratta di un allenatore sottovalutato, che negli anni ha saputo lavorare con caparbietà, mostrando di essere preparato, diligente e decisamente adatto a sedere su una panchina NBA.

Giovanni Aiello

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