Andrew Goudelock

Esclusiva BU, Andrew GOUDELOCK: “PIANIGIANI? A Milano NESSUNO lo apprezzava! Su Scudetto, Kobe ed NBA…”

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Andrew Goudelock è stato uno degli americani più forti visti in Italia durante l’Era Armani ma purtroppo l’abbiamo ammirato solo per una stagione.

Il “Mini-Mamba” ha fatto faville nel corso di tutta la sua carriera ma non ha avuto un bel rapporto con Simone Pianigiani, come ha ammesso lui stesso nell’intervista che ci ha rilasciato in esclusiva…

Prima di tutto, come stai? Come sta andando la tua stagione in Grecia al Kolossos Rodi?

Sto bene grazie! Sono in ottima forma e la stagione a Rodi sta andando molto bene.

Il tuo nome e cognome è Andrew Goudelock, ma in tutto il mondo ti conoscono anche come “Mini-Mamba”. Cosa si prova a essere paragonato a lui e come l’hai vissuta quando è scomparso quattro anni fa?

Mini Mamba è sicuramente un soprannome che ormai mi appartiene e con il passare degli anni mi ci sono abituato. È una grande forma di rispetto nei confronti di Kobe, dato che me l’ha dato lui stesso! Ho passato dei giorni davvero tristi quando ho letto la notizia dello schianto dell’elicottero e non mi sembrava vero, non volevo crederci: è ancora oggi una grande fonte di ispirazione per me, quasi tutti i giorni mi ritorna in mente.

Nell’NBA, però, ha giocato pochissimo. Hai qualche rimpianto o con il tuo fisico era davvero impossibile giocare ancora per molti anni in NBA?

Non ho particolari rimpianti riguardo la mia carriera NBA, sicuramente oggi, con la maturità che ho acquisito, avrei fatto delle cose in modo diverso, ma il mio cammino è stato quello che doveva essere. Penso di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità in quanto a dimostrare il mio talento in NBA ma non avevo tanto spazio, avendo davanti nel mio ruolo giocatori come Kobe Bryant e James Harden.

Ormai sei un veterano del basket europeo. Hai vinto diversi trofei ma forse il più bello è stato lo scudetto con l’Olimpia Milano nel 2018, anche grazie a  quella magica stoppata. Quanto era forte quella squadra e forse avrebbe potuto fare molto meglio in EuroLega, cosa ne pensi?

La conquista dello Scudetto con Milano è stato sicuramente uno dei momenti più belli della mia carriera, e a ripensarci mi sembra sia successo ieri. Il ricordo è ancora vivido nella mia mente. Avevamo una squadra fantastica e piena di talento, penso che, se fossimo stati un altro anno tutti insieme, avremmo potuto fare grandi cose, anche oggi.

Avevi firmato un contratto biennale con l’Olimpia, ma sei rimasto solo un anno a Milano. Cos’è successo quell’estate? Perché non sei rimasto anche nel 2018-2019?

Il mio contratto all’epoca era un di un anno con un’opzione per il secondo, ma vincolato alla scelta della società: Milano ha deciso di non rinnovarmi perché durante la stagione avevano già messo sotto contratto altri giocatori e io e Pianigiani non andavamo molto d’accordo.

In quella stagione l’allenatore era Simone Pianigiani. Cosa ne pensi di lui? Dopo l’esperienza all’Olimpia ha faticato parecchio e ora è stato esonerato dal Cedevita Lubiana per i cattivi risultati in EuroCup.

Non ho molti pensieri riguardo Pianigiani. Dico solo che tutta la squadra non lo apprezzava e credo che sia stato proprio questo ad unirci come gruppo quando ero a Milano, il poco apprezzamento nei suoi confronti ci ha reso più forti. Comunque non auguro del male a nessuno e spero che riesca a girare le sorti a suo favore.

Forse non tutti se lo ricordano, ma eri tornato a giocare in Italia, firmando con la Reyer Venezia, poi però tutto si è interrotto per colpa della Covid-19. Forse quella squadra avrebbe potuto vincere lo Scudetto contro l’Olimpia Milano, avendo anche vinto la Coppa Italia nel 2020. Cosa ne pensi?

Anche a Venezia avevamo una squadra molto forte, prima che arrivassi io il gruppo aveva una grande chimica e penso che avremmo potuto dire la nostra ai playoff e rendere la vita difficile a Milano.

Pensi che ti vedremo un altro anno in Italia? È un Paese che ti piace per quello che hai potuto vedere?

L’Italia è stato uno dei Paesi che ho amato di più, quindi mi piacerebbe sicuramente ritornarci se dovessi avere l’opportunità. La mia famiglia si è trovata molto bene in Italia e ovviamente il cibo italiano è il migliore del mondo!

Se Andrew Goudelock potesse cambiare una cosa della sua carriera, cosa cambierebbe?

Non cambierei nulla, ho avuto l’opportunità di giocare e vivere in Paesi diversi e conoscere persone e culture di tutto il mondo, ad ogni livello. Sono grato per tutto ciò che ho imparato durante la mia carriera, dentro e fuori dal campo.

Ringraziamo Andrew Goudelock per la disponibilità dimostrataci e gli auguriamo il meglio per il prosieguo di questa stagione e di tutta la sua carriera.

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Francesco Manelli

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