shaun stonerook

Esclusiva BU, Shaun Stonerook: “Peccato che le vittorie di Siena siano sminuite. Lo sfottò a Milano…”

Esclusive Home Rubriche

Uno dei giocatori più emblematici della Montepaschi Siena, se non il più emblematico, è certamente Shaun Stonerook, che con la maglia della compagine toscana ha vinto 6 scudetti (di cui uno revocato), 4 Coppa Italia (di cui una revocata), 5 Supercoppe Italiane, a cui si aggiunge quella vinta con Cantù nel 2003.

Ora l’ala nativa di Columbus ha cambiato completamente vita, ma non dimentica certamente l’Italia, paese che gli ha dato tante soddisfazioni. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per farci raccontare la sua nuova vita negli States e i suoi ricordi del campionato italiano.

 

Una carriera giocata quasi tutta in Italia. Cosa significa per te l’Italia e che ricordi hai del nostro paese?

Amo l’Italia! É la mia seconda casa e ho amici e familiari in Italia (Stonerook è sposato con una ragazza italiana ndr). Visito il paese una sola volta all’anno, ma ho dei ricordi bellissimi dopo essere rimasto tanti anni.

 

Con Siena, sul campo, hai ottenuto 6 scudetti, 4 Coppa Italia e 5 Supercoppe, più una conquistata con Cantù. Shaun Stonerook può essere definito uno dei giocatori più vincenti della storia del campionato italiano.

Mi ritengo fortunato ad aver fatto parte di ottime squadre. Nel corso della mia esperienza in Italia ho sempre avuto al mio fianco grandi giocatori e allenatori. Non sono mai stato la star della squadra, ma sono convinto di essere stato un giocatore capace di aiutare i miei compagni e la squadra in molti modi. Il bello del basket è che, oltre a segnare punti, c’è molto altro e sono stato bravo nel saper fare bene molte cose. Sono sempre stato uno a cui vincere importava più di qualsiasi altra cosa ed ero disposto a fare di tutto pur di aiutare la squadra a portare a casa il successo. Penso che a molti giocatori non interessi giocare in difesa, ma per me era invece la cosa più importante. C’è sempre posto in campo per qualcuno che difende forte.

 

Siena rischia grosso: revocati 6 scudetti? Pianigiani potrà essere sospeso  per tre anni - Eurosport
Shaun Stonerook e Ferdinando Minucci dopo il quinto scudetto vinto con Siena

Ferdinando Minucci in una recente intervista rilasciata a BasketUniverso ha detto: “Stonerook e Kaukenas rappresentano il mio ideale di giocatore: persone dure, senza paura, pronte a sacrificarsi per la squadra, a compiere un extra sforzo per raggiungere la vittoria”. Che rapporto avevi con lui? Vi sentite spesso?

Non parlo con Minucci da molto tempo. Mi dispiace per come sia andato a finire il tutto: c’erano molte cose che accadevano di nascosto, delle quali nessun giocatore, allenatore o tifoso sapeva nulla. La vita di molte persone è stata cambiata a causa delle decisioni di poche persone. Molte persone, soprattutto i non senesi, sminuiscono il valore di ciò che abbiamo fatto in campo ed è un peccato. Per me, i miei compagni di squadra e i miei allenatori non cambia nulla e sono convinto che abbiamo avuto alcune delle migliori squadre della storia del campionato italiano.

 

Hai avuto modo di sentire Minucci in seguito alla vicenda “Time Out” che l’ha visto coinvolto? Che ti senti di dire in merito?

Mi dispiace il modo in cui è finito tutto questo. È difficile far parte di una situazione del genere, essendo innocente. La vita, però, è ingiusta e dobbiamo andare avanti e imparare da una situazione difficile.

 

Alla luce di quanto successo pensi che i successi di Siena debbano essere ridimensionati?

Se la gente vuol dire che non meritavamo di vincere quei campionati, questa rimane semplicemente la loro opinione. Tutti noi sappiamo però che siamo stati bravi a vincere quelle partite e non importa ciò che dicono gli altri. Noi giocatori e tutti i tifosi sappiamo chi ha vinto. Se scelgono di riscrivere i libri dei record, allora quella è la loro scelta, ma come ho detto tutti sanno chi ha vinto.

Una volta ritirato dal basket, che cosa hai deciso di fare?

Da quando sono tornato negli Stati Uniti mi sono dedicato alla mia famiglia e alle mie attività. Cinque anni fa ho acquistato una panetteria, la Schneider’s Bakery, che esiste da 60 anni. Sono sposato e ho due figli: la mia vita in questo momento è molto bella.

In Italia, a Verona, Sergio Pellissier ha deciso di fondare dalle ceneri del Chievo Verona, una società fallita, una nuova società. Hai mai pensato di tornare a Siena e rifondare, perché no, una società di basket per ridare un po’ di vivacità al basket senese?
Ricreare una squadra a Siena sarebbe bello, ma molto difficile. La mia vita al momento è negli Stati Uniti, quindi per ora non penso di tornare in Italia per fondare una squadra. Sarebbe bellissimo, ma al momento non è un qualcosa che rientra nei miei piani.
Lo scorso giugno hai esultato per la vittoria della Virtus Bologna contro Milano in finale scudetto, prendendo il giro i biancorossi per il 4-0. Senti ancora la rivalità con le Scarpette Rosse?

Il mio commento del 4-0 subito da Milano contro la Virtus Bologna era ironico. Amo la rivalità negli sport e quelle che ci sono in Europa non sono seconde a nessuno. Amo la passione dei tifosi. Dovete credermi quando dico che sia i tifosi dell’Olimpia Milano che quelli di tante altre tifoserie hanno detto tante cose brutte su di me, ma sono consapevole che questo fa parte del gioco e per la maggior parte delle volte è divertente. Sono sempre stato qualcuno a cui piace “parlare” con gli avversari in campo. Se posso dire qualcosa ai tifosi 10 anni dopo aver smesso di giocare e ricevere una risposta, mi sta bene così. Ma seriamente, era una bella battuta, vero? Alcune cose non cambiano mai [ride ndr].

 

Ringraziamo Shaun Stonerook per la disponibilità e gli auguriamo il meglio per la sua nuova vita professionale.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.