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LeBron James lancia una frecciatina ai giovani giocatori “poco intelligenti”

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Il podcast di LeBron James e JJ Redick ha regalato tanti spunti interessanti già dal primo episodio, What Makes a Great Basketball Player?.

In poche ore Mind the Game, il format in cui il Re e l’attuale opinionista di ESPN parlano di basket davanti a una bottiglia di vino, ha già totalizzato milioni di visualizzazioni. D’altronde è un vero piacere ascoltare due menti sopraffine spaziare su molti aspetti della pallacanestro. LeBron ha parlato di come Allen Iverson e Stephen Curry abbiano cambiato la storia del gioco, dopodiché la conversazione si è spostata su aspetti più tecnici. In particolare si è parlato del concetto di comprensione del gioco e della cosiddetta intelligenza cestistica, un aspetto che è sempre più raro trovare nei giocatori più giovani.

Redick ha dichiarato che al giorno d’oggi molti faticano anche ad effettuare un ribaltamento senza che il coach l’abbia prima disegnato sulla lavagnetta. E James si è unito al coro, elogiando in tal senso il suo ex compagno Rajon Rondo.

La mente più veloce che abbia mai incontrato sul parquet, riusciva a processare ogni cosa in maniera velocissima. Sono stupito del fatto che non sia ancora diventato un allenatore NBA ma probabilmente non ha voglia di fare quel tipo di vita. Lo capisco, chi vorrebbe avere a che fare con tutti questi ragazzi ricchissimi e presuntuosi?

 

 

Redazione BasketUniverso

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