Meglio soldi o vittorie? Varie voci sulle pretese di LeBron James

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Molte fonti d’Oltreoceano riportano indiscrezioni totalmente differenti l’una dall’altra. In mattinata James pretendeva il massimo salariale, l’ultim’ora dice invece che The King sta consultandosi con Wade e Bosh…

LeBron James ha rubtao la scena a 'Melo e Love diventando free-agent.
LeBron James ha rubtao la scena a ‘Melo e Love diventando free-agent.

Da quando i Miami Heat sono stati sconfitti in finale dai San Antonio Spurs in sole cinque partite, il futuro dei Big Three è diventato il più grande arcano dell’estate della palla a spicchi. La domanda principale è: “cosa farà LeBron?” . The King non ha sicuramente contribuito a zittire le voci di corridoio, uscendo quasi subito dal contratto che lo legava alla Florida e diventando clamorosamente free-agent. Sui possibili scenari del futuro del nativo di Cleveland è stato detto di tutto; di sicuro le offerte al n.1 al mondo non mancano, ma ogni ora pare essere concitata per il destino della franchigia di South-Beach.

In mattinata era stata dato quasi per certa l’intenzione di LeBron di ottenere il massimo salariale per restare in quel di Miami. Si era palesata la possibilità che il gesto di uscire dal contratto di Wade, Bosh e Haslem avesse l’unico scopo di liberale spazio per permettere a Pat Riley di trattenere il giocatore più forte al mondo. Solo con un contratto faraonico, infatti, The King sarebbe disposto a lottare per il titolo con la casacca che ha indossato negli ultimi quattro anni.

La voce sembra essere stata smentita pochi minuti fa: fonti affidabili riportano di un incontro tra i Big Three per decidere la spartizione dei soldi all’interno dei nuovi Miami Heat. I tre All-Star di Miami starebbero valutando un’equa spartizione delle cifre tra i tre, di modo da permettere all’organizzazione di firmare un quarto (!) giocatore di livello, per essere sicuri di vincere l’agognato terzo titolo.

Kyle Lowry sarà il prossimo playmaker dei Miami Heat?
Kyle Lowry sarà il prossimo playmaker dei Miami Heat?

I nomi che girano attorno al progetto Heat 2.0 sono ormai noti: la suggestione più fantasiosa si chiama Carmelo Anthony (dato però molto vicino ai Bulls), quella più realistica Kyle Lowry, in uscita da Toronto e perfetto per Miami per ruolo e caratteristiche. Il primo, la scorsa stagione, ha guadagnato la bellezza di 21.39 milioni di dollari, ma sarebbe costretto a rivedere le proprie pretese per coesistere con tre stipendi che si aggirano attorno alle stesse cifre. Il secondo, invece, non ha mai percepito grandi somme (5.75 milioni l’anno scorso), ma l’ottima stagione in Canada gli consente di sperare in un contratto più oneroso. Per ora si può solamente speculare sui possibili scenari del futuro, a partire dal primo luglio potremo finalmente sapere qualcosa di più riguardo al melodramma di Miami.

Niccolò Armandola

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