Un anno fa, aveva fatto discutere la scelta di Paul Pierce di lasciare LeBron James fuori dalla propria Top 5 di tutti i tempi NBA. Allora si disse che l’esclusione fosse dovuta soprattutto ad un’antipatia personale che Pierce aveva sempre avuto nei confronti dell’attuale stella dei Lakers, risalente a quando i due si affrontavano in campo. Ora qualcosa di simile, forse anche peggiore, l’ha fatto Julius Erving. Dr. J ha lasciato LeBron fuori dai migliori due quintetti secondo lui migliori della storia NBA.
Nel primo quintetto, Erving ha inserito Elgin Baylor, Wilt Chamberlain, Oscar Robertson, Bill Russell e Jerry West. Nel secondo invece Kareem Abdul-Jabbar, Magic Johnson, Larry Bird, Michael Jordan e Karl Malone. Le esclusioni sono quindi state illustri: non c’è ad esempio nemmeno Kobe Bryant. Senza contare il fatto che Jordan, da molti considerato il miglior giocatore di sempre, è stato inserito soltanto nel secondo quintetto.
Per quanto riguarda l’esclusione di LeBron James, Julius Erving ha comunque spiegato le proprie motivazioni, che sono più extra-cestistiche.
Quando si guarda LeBron e praticamente chiunque lui abbia scelto come compagno… È lui che ha iniziato questa moda dei superteam. L’ha fatto prima a Miami, poi anche a Cleveland e ora a Los Angeles.
Insomma Julius Erving ha voluto “punire” quella che, secondo lui, sarebbe una tendenza lanciata da LeBron. La leggenda dei Philadelphia 76ers non è nuova a simili uscite recentemente. Sulla stessa linea poche settimane fa aveva ad esempio criticato la costruzione del roster dei Brooklyn Nets in questa stagione.
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