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NBA – Stan Van Gundy risponde alle parole di JJ Redick sui Pelicans

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Nelle scorse ore, un po’ a sorpresa, nel suo podcast “Old Man and the Three” JJ Redick aveva attaccato la dirigenza dei New Orleans Pelicans per come ha gestito la sua cessione, mandandolo alla fine ai Dallas Mavericks insieme a Nicolò Melli il giorno della trade deadline. Il veterano ha detto di essersi sentito tradito dal front office, visto che aveva chiesto uno scambio a novembre, dopo aver saputo dell’arrivo di Stan Van Gundy, e preferibilmente ad una squadra del Nord-Est, esattamente l’opposto del Texas. In particolare Redick non ha problemi personali con Van Gundy, suo coach anche ad Orlando ad inizio carriera, ma non riteneva di poter rientrare nei suoi schemi difensivi.

Le parole di Redick hanno colto di sorpresa lo stesso allenatore, il quale prima della gara di stanotte contro i Boston Celtics ha commentato:

Sentirete persone dire “È tutto un business”. Beh, lo è. I giocatori vogliono fare ciò che è meglio per loro e ne hanno tutto il diritto, così come le franchigie hanno tutto il diritto di fare ciò che ritengono più giusto per loro. Mi fa arrabbiare quando questo schema viene distorto: è un business da parte mia, ma da parte tua non dovrebbe. Voglio bene a JJ Redick, mi è piaciuto allenarlo ed è uno dei giocatori che più rispetto in NBA. Ci ha portato leadership finché è stato qui, e anche se mi dispiace che ci abbia lasciati con un po’ di rancore, sono cose che purtroppo succedono in questa Lega.

Redick deve ancora esordire con Dallas. È infatti attualmente ai box a causa di un infortunio al tallone e per ora non ha una data di rientro. In questa stagione, prima della trade, il veterano, 37 anni a giugno, stava segnando 8.7 punti di media, il suo minimo dalla stagione 2008-09.

Francesco Manzi

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