I Miami Heat sono stati recentemente al centro di numerosi rumors di mercato, con il nome della squadra continuamente menzionato nelle discussioni su possibili scambi a causa della volontà di Jimmy Butler di essere scambiato. La situazione si è intensificata a causa della sospensione di 7 partite inflitta a Butler, in seguito a sue dichiarazioni pubbliche che lasciavano intendere il desiderio di essere ceduto. Miami, che solo due anni fa aveva raggiunto le Finals NBA, si trova ora in una posizione complessa, avendo visto diverse squadre della Eastern Conference superarla in competitività e non potendo ottenere chissà cosa per un giocatore che vuole andarsene (e che a luglio potrebbe essere free agent). A guidare i Miami Heat è il presidente Pat Riley, noto nel mondo NBA per il suo stile deciso e inflessibile nella gestione delle operazioni. Recentemente, Riley è intervenuto nel programma “The Dan Le Batard Show” in un’intervista registrata prima degli sviluppi legati a Jimmy Butler.
“C’è una differenza, sii chi vuoi essere, ma in uno dei grandi passaggi biblici, dai a Cesare ciò che è di Cesare,” ha dichiarato Riley. “Come giocatori, devono dare ai Miami Heat davvero ciò che è loro. E mentre vanno là fuori e fanno tutte queste altre cose, non possono prendere scorciatoie con noi. L’ho spiegato chiaramente ai giocatori: mentre siete sotto contratto con noi, ci dovete qualcosa. Il vostro contratto collettivo lo dice. Quindi non prendetelo mai alla leggera e avremo un gruppo di persone molto cooperative”.
Tuttavia, Butler non ha dimostrato esattamente collaborazione di recente. Nella recente pesante sconfitta contro gli Indiana Pacers, ha anzi mostrato un impegno minimo, se non nullo, e ha praticamente richiesto uno scambio durante la conferenza stampa post-partita, che ha portato alla sua sospensione. Negli scorsi giorni inoltre è circolata voce che il suo entourage starebbe scoraggiando alcune squadre, come ad esempio i Memphis Grizzlies, a imbastire una trattativa per il giocatore. Se infatti Butler dovesse firmare per una formazione a lui poco gradita potrebbe liberarsi a zero tra pochi mesi. Il coltello dalla parte del manico, visto il suo contratto, lo ha sicuramente il giocatore.