La Virtus Bologna tira un calcio alla crisi europea con una vittoria di importanza straordinaria nell’inferno dantesco della Stark Arena.
Primi due punti in 5 match disputati. La strada è lunga e in salita, ma un evento del genere può regalarti quell’iniezione di fiducia necessaria per sbloccare il fattore mentale ed emotivo.
L’eroe di serata è il nativo di Detroit, stella indiscussa della squadra se non altro per la sua carriera che non ha bisogno di presentazioni.
Le prestazioni di Will Clyburn sono spesso e volentieri degli assoli. Nella serata serba l’ex Efes – tra le altre – si carica sulle spalle il peso di una squadra che perde la bussola offensiva ed entra in situazioni di rottura di gioco troppo spesso.
Nota molto positiva sull’impianto difensivo che mantiene Partizan a quota 69, apparso finalmente all’altezza della massima competizione europea dopo le pessime performances in esterna a Monaco (101 punti subiti) e Lione (87 punti subiti).
L’obiettivo, adesso, è aprire una scia di vittorie per riallacciarsi al gruppetto delle pretendenti alle final 8. L’impressione di questo inizio stagione vede Bologna ancora abbastanza lontana per più motivi da franchigie come Panathinaikos, Olympiakos, Real Madrid, Monaco, Barcellona e via dicendo. Il processo di internazionalizzazione del roster è ancora in fase molto acerba e passa da nodi importanti che dovranno prima o poi sciogliersi, tra tutti l’odore di separazione da Daniel Hackett.
L’ex Milano e Siena in questo momento è l’anello più debole della catena, come dimostra la follia a 5 secondi dalla fine ieri sera (serve sul piatto d’argento il tiro della vittoria a Partizan). Tra l’altro, l’ingaggio pesante da un milione di euro impedisce margini di manovra sul mercato del back-court, considerando che con quella cifra si possono prendere giocatori al momento nettamente più incisivi.
Uno sguardo al mercato
I rumors di mercato del momento riguardano un forte interessamento per Mfiondu Kabengele, assoluto dominatore del pitturato in LBA. Ma è la scelta giusta? C’è un upgrade con l’eventuale taglio di Zizic? Ai posteri l’ardua sentenza.
Tra le righe, poi, si dovrebbe aprire un dibattito infinito sulle regole assurde che permettono switch di giocatori praticamente per tutto l’anno, specialmente “rubandoli” a competitors della stessa lega.
L’impatto di Rayjon Tucker per ora non è stato come si sperava. Lampi di talento cristallino, ma poco altro. Non è il go-to-guy visto a Venezia, d’altronde si ritrova catapultato in una dimensione completamente diversa. Ad oggi è un ottimo elemento di rotazione, ben inquadrato nel supporting-cast. Il pensiero – poi arenato- su Jordan Lloyd è stato fatto proprio in virtù di questa considerazione e della necessità di introdurre una combo-guard da starting – five.
Intanto, Andrejs Grazulis non sta convincendo lo staff di Banchi per la tenuta fisica precaria (ha subito un intervento chirurgico in primavera e il recupero è stato particolarmente tortuoso) e può essere spedito altrove per ritrovare ritmo partita e fiducia. Un vero peccato, parliamo di un giocatore che ha impressionato alla scorsa edizione dei Mondiali ed è stato forse la migliore ala grande della prima parte di stagione lo scorso anno. Occhio all’interessamento di Napoli, alla ricerca di un profilo adiacente alle caratteristiche del giocatore.
La Virtus Bologna ritornerà sul parquet Sabato 26 Ottobre a Cremona, prima della settimana clou sponda Eurolega con il duplice impegno contro Bayern Monaco e Olimpia Milano, occasioni da sfruttare per ritornare al tavolo delle big.
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