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Clippers, l’iniziale diagnosi per Kawhi Leonard era di 730 giorni di stop?

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Emergono ulteriori particolari dalla causa legale che vede coinvolti i Los Angeles Clippers, denunciati da un ex trainer, Randy Shelton, per il suo licenziamento. Nelle carte si parla anche dei metodi utilizzati per far recuperare dagli infortuni Kawhi Leonard, definiti dall’uomo “non sicuri”. Proprio le sue lamentele sarebbero state un fattore nel licenziamento da parte della franchigia.

Ma secondo le ultime informazioni non solo Shelton ha definito “non sicure” le pratiche utilizzate dai Clippers, ha anche dato quella che sarebbe dovuta essere la timeline dopo il primo consulto medico. Si fa riferimento all’infortunio subito da Leonard nel 2021, per il quale il giocatore si è operato il 13 luglio. La stessa estate, Leonard ha rinnovato con i Clippers, facendo ritorno in campo oltre un anno dopo: il 3 ottobre 2022.

Nonostante il lungo periodo di recupero, 446 giorni in totale, secondo quanto emerso nella causa in corso i Clippers avrebbero accelerato molto le procedure. Il primo consulto medico dopo l’operazione avrebbe infatti suggerito uno stop di circa 730 giorni. Questo, secondo il trainer che lavorava a stretto contatto con Kawhi Leonard dai tempi del college, avrebbe portato alle difficoltà che il giocatore ha incontrato nelle stagioni successive. Nelle scorse due annate, Leonard ha disputato rispettivamente 52 e 68 partite, mentre in quella in corso non è ancora sceso in campo e ne avrà come minimo per diverse settimane.

Francesco Manzi

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