Kawhi Leonard ha saltato la prima partita stagionale dei Los Angeles Clippers e resta out a tempo indeterminato: proprio ieri Shams Charania aveva detto che ci vorranno settimane prima di rivederlo in campo. Questo preoccupa non poco LA, che in estate ha visto partire Paul George e attualmente può contare sul solo James Harden per inseguire i Playoff. Sulle condizioni di Leonard aleggia un po’ di mistero: si sa che ha un’infiammazione al ginocchio destro, non si sa quali potrebbero essere i tempi di recupero. Leonard aveva rinunciato alle Olimpiadi di Parigi proprio per recuperare al 100% dai problemi che non gli avevano permesso di essere arruolabile ai Playoff della passata stagione, questo nuovo stop sembra però averlo riportato indietro di diversi mesi.
Sui Clippers però ora si è abbattuta un’altra cattiva notizia: un ex trainer che lavorava per la franchigia, Randy Shelton, ha fatto causa alla squadra per la la terminazione del rapporto di lavoro. Nelle carte della causa però si parla anche di Leonard e della sua gestione: secondo Shelton, uno dei motivi del suo licenziamento sarebbero le lamentele nei confronti della franchigia per i metodi poco sicuri che venivano utilizzati per far recuperare Kawhi dagli infortuni.
Non solo: parlando sempre di Leonard, Shelton afferma che i Clippers lo avrebbero corteggiato già dagli anni antecedenti la sua firma con la franchigia, accusandoli quindi di tampering (contro il regolamento e sanzionabile dalla NBA).
“Le dichiarazioni del signor Shelton sono state investigate ed è emerso che siano prive di fondamento. Abbiamo rispettato il contratto del signor Shelton e lo abbiamo pagato interamente. Questa causa legale è un tardivo tentativo di scuotere la base dei Clippers con accuse che il signor Shelton sa bene essere false” hanno scritto i Clippers in una nota ufficiale.