Il presidente della FIP, Gianni Petrucci, ha rilasciato un’intervista a Il Corriere dello Sport.
Fra i temi le imminenti elezioni e i risultati della nazionale, confrontati con quelli della pallavolo. Ma anche un accenno ai programmi del prossimo quadriennio e ai rapporti con le varie leghe.
Sulle elezioni si stanno diffondendo troppi pettegolezzi e falsità. Per vincere servono i voti e io li ho sempre ottenuti, mi ricandido perché ho esperienza in tutti gli sport, non solo nel basket. Per essere rieletti conta soprattutto il comportamento, le vittorie delle nazionali non arrivano grazie al presidente. Da queste Olimpiadi sono rimaste fuori tante squadre di livello, inoltre noi a Tokyo eravamo stati la miglior rappresentativa azzurra negli sport di squadra. Non sono geloso del volley, hanno vinto con merito, parliamo di una grande federazione con un ottimo presidente, mia moglie ha lavorato per tanti anni con loro. La sfida del prossimo quadriennio, a cui stanno lavorando Datome e Trainotti, è replicare il loro modello, torneremo a vincere anche noi. Anche se ci sono molte differenze, in primis la presenza di leghe private come NBA ed EuroLega, con cui non è sempre facile rapportarsi. Datome lavorerà anche sullo scouting insieme a Pozzecco. Il nostro movimento è in salute, la finale di Supercoppa lo dimostra e sono convinto che in LBA altre squadre si inseriranno nella lotta per il vertice con Milano e Bologna. Il presidente Gandini opera molto bene, ho apprezzato l’iniziativa per diffondere il basket fra i bambini su Boing, ma anche Maiorana (LNP) e Protani (LBF) stanno facendo un grande lavoro.
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