La Lituania sta vivendo la guerra in Ucraina in maniera particolare: come Paese membro della NATO, molto vicina ai confini della Russia e con una storia da ex territorio URSS, si sente particolarmente toccata dalla lotta ucraina ed è attualmente tra gli Stati che più la stanno sostenendo, a parole e a fatti, anche nello sport. La Federazione lituana era stata la prima a prendere una netta posizione contro la Russia e i club russi che militano in VTB League. Lo Zalgiris Kaunas, squadra di spicco del Paese baltico, si rifiuterà di scendere in campo in Eurolega contro club russi e, così facendo, rischierà addirittura l’esclusione dalla competizione. Ora anche quattro tesserati lituani che giocano o allenano nelle migliori squadre russe lasceranno i rispettivi club come segno di protesta verso le azioni di Vladimir Putin e del suo Governo. Si tratta di Marius Grigonis (CSKA Mosca), Arturas Gudaitis (Zenit), Mindaugas Kuzminskas (Zenit) e Kazys Maksvytis (head coach del BC Parma), come riportato da BasketNews.
Grigonis è il secondo giocatore del CSKA a lasciare il club dopo lo scoppio della guerra, unendosi a Toko Shengelia (per il quale è arrivata una smentita poco convincente nelle scorse ore). La guardia lituana aveva firmato un triennale col club russo la scorsa estate. Le ufficialità non sono ancora arrivate, ma secondo BasketNews i tre giocatori lituani starebbero discutendo in queste ore con i propri procuratori dei dettagli riguardanti la terminazione del contratto. Per quanto riguarda Maksvytis, l’annuncio delle sue dimissioni dovrebbe arrivare dopo la partita tra Lituania (della quale è CT) e Bosnia di oggi, valevole per le Qualificazioni alla FIBA World Cup.
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