Nella serata di ieri, subito dopo la trasferta contro l’AS Monaco, il Maccabi Tel-Aviv ha annunciato la separazione da Jordan Loyd, oltre al ritorno in Israele di tutto il resto della squadra. L’addio dell’americano era un rumors degli ultimi giorni e nelle prossime ore firmerà proprio con il Monaco. Secondo Eurohoops, Loyd siglerà un accordo fino al 2026 col club francese, dove giocava fino all’anno scorso.
Con un post sui social media però Loyd ha anche spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il Maccabi dopo poche settimane di stagione: le crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Il giocatore si è detto addolorato di dover prendere questa decisione, ma di essersi convinto dopo aver assistito di persona allo storico attacco missilistico dell’Iran di qualche giorno fa (neutralizzato quasi del tutto dalle difese israeliane). Temendo per la propria vita, Loyd ha a quel punto deciso di lasciare il Maccabi e Israele.
“Firmando quest’estate, ho agito contro i timori della mia famiglia per quanto volevo giocare per questo club e per le persone qui. Con le informazioni che avevo, ho rischiato lasciando la mia famiglia, pensando che la situazione fosse in miglioramento. Speravo che sarebbe finita e che ci saremmo riuniti a Tel-Aviv. Sembra che la situazione sia invece peggiorata e dopo l’attacco storico di qualche giorno fa che ho visto di persona, l’incertezza è stata troppa per me e la mia famiglia. Parto con il cuore pesante, ma con la consapevolezza di essere molto fortunato a giocare per vivere” ha scritto Jordan Loyd.
E chissà che l’americano non sia il primo di una serie di giocatori stranieri che lasceranno Israele a causa della guerra. Qualche giorno fa anche l’Hapoel Tel-Aviv aveva avuto molti casi di tesserati che non erano voluti rientrare nel Paese dopo una trasferta europea. Se la situazione non migliorerà
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