Se in NBA c’è chi, come Dennis Schroder, si è preso il Covid-19 perché ha deciso di non vaccinarsi, c’è anche chi è stato contagiato nonostante l’inoculazione. Damion Lee, guardia dei Golden State Warriors nonché genero di Steph Curry, si è ammalato e non scende in campo dal 20 aprile, costretto alla quarantena. Il giocatore degli Warriors ha raccontato di recente di essersi contagiato nonostante il vaccino.
Una sfortuna clamorosa, visto che solo circa 6.000 persone vaccinate negli USA si sono ammalate su un totale di oltre 100 milioni di persone vaccinate. Oltretutto Lee ha avuto il Covid con i sintomi:
Avevo mal di testa, brividi, raffreddore, congestione e vari dolori corporei. Era come essere stato investito da una macchina. Come essere investito da due macchine in una volta sola ad ogni passo che facevo. Mi ha fatto male, ho provato dolore, fastidio. Era come avere un peso sul mio petto per un paio di giorni, facevo fatica a respirare.
Damion Lee non è stato il primo giocatore NBA ad ammettere di avere più di qualche problema col Covid. Di recente Evan Fournier aveva raccontato la propria esperienza, mentre poche settimane fa Jayson Tatum aveva ammesso di avere ancora bisogno di un inalatore prima delle partite.
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