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Udine-Cento, dopo la rissa scoppia la polemica a distanza tra i due club

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Nella serata di ieri la partita tra Udine e Cento è stata “macchiata” dalla rissa di fine secondo quarto con protagonisti Xavier Johnson e Vittorio Nobile. Entrambi i giocatori sono stati espulsi, così come Iris Ikangi, entrato in campo dalla panchina per cercare di sedare l’azzuffata. Nel post-partita il coach di Udine, Adriano Vertemati, ha parlato della rissa con toni quantomeno polemici nei confronti dell’avversario Nobile.

“C’è stato un cambio difensivo, Nobile e Johnson hanno avuto uno scambio, Vittorio è caduto come se gli avessero sparato e quando si è rialzato è corso incontro a Johnson andando a muso duro. Chiaramente Xavier è un uomo, possiamo dire che ha sbagliato a reagire? Sicuramente, però è anche umano. Ikangi viene espulso perché varca la linea laterale, come Sperduto. Iris voleva separarli però così è andato oltre la linea. Credo che gli arbitri l’abbiano gestita bene alla fine. Evidentemente Nobile cerca un contratto in zona” ha detto Vertemati, dichiarazioni raccolte da TuttoUdinese.it.

Parole, quelle del coach bianconero, che non sono passate inosservate. Questa mattina la Benedetto XIV Cento ha emesso un comunicato con cui critica le parole di Vertemati e ne prende le distanze, minacciando anche provvedimenti.

La Benedetto XIV tiene a sottolineare il più completo distacco dalle dichiarazioni del Sig. Adriano Vertemati, rilasciate nella conferenza stampa al termine della partita tra la Apu Old Wild West Udine e la Sella Cento. Le parole dell’allenatore dell’Apu Udine non corrispondo alla realtà dei fatti e risultano offensive per l’immagine e la reputazione del tesserato della Sella Cento Vittorio Nobile. La società prenderà in considerazione l’opportunità di tutelare la propria immagine e quella del proprio tesserato nelle sedi competenti.

Una nota alla quale Udine ha risposto altrettanto duramente:

Apprendiamo con stupore, e un certo sconcerto, il comunicato della società Benedetto XVI Cento in relazione all’episodio che ha portato alla doppia espulsione, per squadra, al PalaCarnera nella gara di venerdì.

Senza entrare nel merito della parte finale del comunicato, imbarazzante per toni e prospettive di possibili ripercussioni legali, sarebbe sufficiente osservare le immagini, trasmesse in diretta e in differita, per rendesi palesemente conto di come il nostro giocatore Xavier Johnson abbia semplicemente reagito a una evidente provocazione. A meno che non si voglia sostenere che il giocatore stesso sia stato preso da un raptus privo di senso. A quel punto sì, sostendo una tesi simile, che l’Amici Pallacanestro Udinese dovrebbe intervenire legalmente a tutela del proprio tesserato.

Quanto alle parole del coach, Adriano Vertemati, il tecnico si è limitato a esporre i fatti così come accaduti – e rivisti in televisione – oltre a evidenziare trattative note a tutti e non andate in porto nel corso del mercato estivo, esternate dalle parti in più occasioni e anche rese evidenti dalla partecipazione a manifestazioni di pallacanestro svoltesi in regione nel mese di luglio.

Amici Pallacanestro Udinese conferma la propria fiducia nei confronti degli organi di giustizia sportiva che sapranno, ne siamo certi, prendere le migliori decisioni possibili in base alle evidenti immagini televisive.

Quanto alle dichiarazioni della società Benedetto XVI Cento, Amici Pallacanestro Udinese si riserva di difendere i diritti e l’onorabilità dei propri tesserati in ogni sede preposta.

Nel comunicato, Udine allude a una presunta trattativa estiva tra Nobile e i rivali friulani di Cividale: il giocatore aveva infatti partecipato a luglio alla Mep Academy Eagles Summer Camp a Lignano Sabbiadoro.

Foto: Apu Udine

Francesco Manzi

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