Luis Scola

Varese, avanti con Mandole: i tifosi contestano duramente Luis Scola

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La Pallacanestro Varese ieri ha subito la sua 8° sconfitta in 10 partite di campionato, venendo umiliata al PalaRadi dalla Vanoli Cremona per 78-60. Proprio Cremona ha così agganciato i biancorossi in classifica al penultimo posto: solo Napoli, partita 0-10, ha fatto peggiore della Openjobmetis. Varese le sta provando tutte: sono arrivati Keifer Sykes (ieri 0 punti in 27′), Alex Tyus e Jaron Johnson, ma i nuovi innesti finora non hanno dato risultati. Coach Herman Mandole è stato confermato anche dopo la sconfitta di Cremona, ma la sua panchina resta ovviamente in bilico nel medio-lungo periodo.

E nel frattempo la rabbia dei tifosi si è tradotta nella contestazione degli Arditi, gruppo organizzato varesino che ha appeso nelle scorse ore due striscioni fuori dalla Itelyum Arena. Entrambi sono diretti a Luis Scola, Amminisratore Delegato di Varese, additato come principale responsabile delle brutte figure di questi ultimi mesi.

“Il tuo stile americano non fa per noi, salva Varese o sono c***i tuoi” recita il primo striscione, facendo riferimento proprio all’ispirazione di Scola, la NBA. L’argentino non ha mai fatto segreto di ispirarsi proprio al modello statunitense, anche nella scelta dei giocatori e degli allenatori: non per niente Varese gioca molto Run&Gun e utilizza un alto volume di tiri da tre punti.

Il secondo monito dice invece: “Zero fatti, la solita storiella; fate attenzione, insegna Coldebella”. Il riferimento qui è a Claudio Coldebella, ex GM di Varese dal 2016 al 2018: proprio l’ex dirigente verso la fine della sua esperienza in biancorosso venne contestato duramente dai tifosi e anche aggredito da alcuni di loro dopo una sconfitta.

Francesco Manzi

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