L’allenatore dell’Olimpia Milano, Ettore Messina, ha parlato dell’evoluzione del basket negli ultimi anni e di cosa cambierebbe a livello regolamentare.
Il coach neo campione d’Italia per la terza volta consecutiva ne ha parlato in un’intervista per A Better Basketball.
Gregg Popovich tornerebbe volentieri a una pallacanestro senza tiro da tre. Io non tornerei così indietro ma vorrei che ci fossero meno tiri dall’arco e maggiore coinvolgimento dei lunghi. Il basket moderno vede spesso la ricerca immediata del mismatch, a me piacerebbe vedere più movimento di palla. Va detto però che ci sono diversi giocatori che spiccano nettamente sugli altri per capacità e competenze, è d’obbligo cavalcarli. La capacità di costruire e usare un vantaggio resta la costante del basket, oggi come 30 anni fa.
Messina farebbe delle modifiche al regolamento. L’ideale sarebbe allargare il campo ma soluzione sarebbe logisticamente impraticabile, allora bisognerebbe introdurre i 3 secondi difensivi come in NBA.
Direi di allargare il campo ma so che non si può fare. Potrebbero farlo solamente Paese con impianti di un certo tipo ma la FIBA non può pensare a questa modifica, penso a contesti in Africa o in Asia dove è già difficile trovare strutture, figuriamoci ampliarle. Oppure palestre scolastiche di 70 anni fa con i muri attaccati alle linee. Sarebbe una cosa doverosa, visto l’atletismo dei giocatori di medio-alto livello ma non è possibile. Quello che proporrei, allora, è la regola dei 3 secondi difensivi. Non si può allargare il campo ma si può evitare di trovarsi davanti dei muri che costringono poi a forzare tiri da tre. In NBA si va più spesso al ferro anche grazie a questa regola, credo che in questo modo si vedrebbero meno uno contro uno con 10-15 secondi di palleggi, nessun aiuto, un muro davanti e di conseguenza un tiro in emergenza dall’arco. Prima si andava in area con un passaggio ai lunghi, adesso si usa maggiormente la penetrazione ma questa regola facilita l’ingresso nel pitturato, genere più equilibrio e spettacolo, come si può vedere nei playoff NBA che sono la massima espressione del gioco.