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Danilo Gallinari: “Ho scelto Milwaukee perché mi avevano detto che avrei giocato, poi…”

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Ieri, sul canale del podcast “A cresta alta” condotto da Danilo e Federico Gallinari, è stato pubblicato il primo episodio della seconda stagione, registrato in realtà a luglio quando il giocatore era in raduno con la Nazionale prima del Preolimpico. Nella puntata i due fratelli hanno affrontato vari argomenti, tra i quali ovviamente la passata stagione del Gallo tra Washington, Detroit e Milwaukee. Gallinari ha ribadito ciò che aveva detto in altre interviste: ha giocato poco e questo lo ha fatto star male, perché era una cosa che non gli era mai capitata in carriera. Poi ha però aggiunto un particolare sulla sua esperienza a Milwaukee, iniziata a marzo e terminata con l’eliminazione al primo turno di Playoff contro Indiana.

Già a marzo Gallinari, presentandosi ai Bucks, aveva indicato coach Doc Rivers, da poco arrivato sulla panchina della squadra, come principale motivo della sua firma. I due avevano già lavorato insieme ai Clippers e proprio con Rivers l’azzurro aveva vissuto alcune delle sue migliori stagioni in carriera. Tutto faceva sperare nella giusta amalgama che però non è mai stata trovata.

“Nelle prime due squadre, Washington e Detroit, non ho giocato perché sono due franchigie in fase di rebuilding quindi avevano altre priorità, come far giocare i giovani. Poi ho scelto Milwaukee, dopo aver parlato con l’allenatore e con la dirigenza sembrava ci fosse la possibilità giocare e aiutare la squadra. Purtroppo poi non è stato così, non ho giocato tantissimo. Non solo, siamo stati anche molto sfortunati con gli infortuni, si sono fatti male tutti a rotazione e soprattutto abbiamo perso Giannis per i Playoff” ha detto Gallinari con un po’ di amarezza.

“Il minutaggio così ridotto è difficile da gestire perché non ci sei abituato. All’inizio quando giocavo, poi la partita dopo ero fuori dalle rotazioni, poi di nuovo in campo, poi fuori dalle rotazioni era una cosa che mi faceva impazzire. Ero sempre un po’ arrabbiato. Verso fine stagione l’incazzatura quotidiana è un po’ diminuita, mi sono tranquillizzato e sono riuscito ad accettare questo ruolo un po’ di più, nonostante a Milwaukee ci fossero aspettative diverse, altrimenti non avrei scelto i Bucks. Purtroppo è andata così, gli anni passano per tutti. Quando ho giocato comunque ho giocato bene, quindi nonostante dimostri di poter stare in campo poi può succedere che per un motivo o per un altro non giochi. Fa parte della carriera di tanti giocatori. È stato un anno particolare, ma mi auguro di trovare un ruolo e dei minuti ancora in NBA” ha proseguito Danilo Gallinari.

Il futuro dell’azzurro è ad oggi quanto mai incerto: il giocatore ha più volte ribadito con fermezza di voler proseguire in NBA e di non considerare l’Europa. Per il momento però non ci sono accostamenti alle franchigie NBA, che dal canto loro stanno completando i roster “allungati” in vista dei training camp che partiranno tra poche settimane.

Francesco Manzi

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