Giorni caldissimi in casa Fortitudo Bologna.
La Effe ha appena annunciato il rinnovo del contratto con il capitano Matteo Fantinelli. Un grande sforzo della società per trattenere il playmaker, il quale aveva ricche offerte da diverse squadre di A2, Udine su tutti. Alla fine però le due parti hanno trovato un accordo: il Fante resta alla Fortitudo per altri due anni.
Nel frattempo tiene banco la questione allenatore. Il burrascoso addio di Attilio Caja, dopo un’ottima stagione, ha scompaginato le carte in tavola. Si parlava addirittura di licenziamento per giusta causa del coach, che ha un altro anno di contratto e avrebbe rilasciato dichiarazioni lesive dell’immagine del club e dei suoi dirigenti, a partire dal presidente Stefano Tedeschi. Adesso, dopo la rabbia iniziale, sembra che la fattura si stia ricomponendo e i rispettivi legali sembrano in procinto di trovare un accordo per la transazione dell’annualità di contratto residua.
Questo consentirebbe a Caja di trovarsi una nuova sistemazione (anche se le panchine libere da subito scarseggiano) e alla Fortitudo di risparmiare risorse da investire sul nuovo tecnico. In questa direzione l’ipotesi Marco Ramondino prende sempre più corpo: la scarsità di alternative e il fascino dell’ambiente fortitudino fanno sempre più breccia nella testa dell’ex allenatore di Tortona. Non mancherebbero, però, le alternative. I media bolognesi parlano di Alessandro Magro che sembrerebbe aver messo da parte l’idea di andare in Spagna per restare più vicino alla famiglia. In lizza c’è anche Davide Parente, ex allenatore della grande rivale Trapani, esonerato dai siciliani proprio dopo la sconfitta con la Effe in Coppa Italia.
E così quella che doveva essere una stagione di transizione per la Fortitudo potrebbe trasformarsi in un’annata in cui tentare con ancora più decisione il ritorno in Serie A. D’altronde se hai Fantinelli in campo e Ramondino in panchina…