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Il KK Joker, la squadra di Jokic in Serbia, cade a pezzi dopo l’abbandono della sua famiglia

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Da qualche anno Nikola Jokic e la sua famiglia avevano deciso di investire in un club nella loro città, Sombor, nella seconda lega serba: il KK Joker, dal soprannome del tre volte MVP della NBA. Lo stesso logo della squadra riportava un cappello da clown e il numero 15, a sottolineare il fortissimo legame col giocatore diventato un idolo nel suo Paese. Nella passata stagione la squadra aveva addirittura ottenuto la promozione nella massima serie serba e tutto sembrava andare per il meglio, col KK Joker addirittura 6° in classifica. Eppure nell’ultimo periodo le cose sono andate rapidamente in pezzi: una settimana fa il KK Joker si è auto-estromesso dalla ABA 2 League, dove si era già assicurato un posto nella seconda fase, andato invece a Podgorica.

Ieri, dopo aver vinto nettamente contro il Novi Pazar nel campionato serbo, il coach Vladimir Lucic ha dato poi le proprie dimissioni sorprendendo tutti. Non solo: nel dare il proprio addio, sicuramente non in maniera serena, l’ex giocatore di Partizan, Valencia e Bayern Monaco ha annunciato che anche la famiglia Jokic ha lasciato il club.

“La famiglia Jokic ha abbandonato il club. Erano i nostri più grandi finanziatori e le persone che avrebbero dovuto assicurare che le tutto fosse fatto al miglior livello possibile. Il DS è rimasto sorpreso e ha dovuto fare qualcosa. Abbiamo avuto un incontro con la famiglia Jokic, più precisamente con Strahinja [il fratello maggiore di Nikola Jokic, ndr], il quale ci ha detto che sarebbe rimasto all’interno del club fino al 19 gennaio, dopodiché se ne sarebbe andato e non avrebbe più partecipato alla gestione finanziaria della squadra. E che allenatori e giocatori erano liberi di andare” ha dichiarato Lucic a Mozzart Sport.

“Non voglio entrare nei dettagli. So solo che tutti sono sorpresi, sia io che i giocatori. Dobbiamo rispettare queste decisioni, visto che sono persone che investono i propri soldi e ce ne sono poche che lo fanno nel basket. Hanno deciso di lasciare il club e rispetto questa decisione. Hanno investito molto e hanno dato serietà a questo club. Ma il momento in cui è accaduto, dopo una striscia di 5-1 in ABA 2 League, avendo ottime possibilità di puntare alla ABA 1 League con un paio di rinforzi, non penso che sia stata la cosa migliore. Rispetto la decisione e la capisco, cosa possiamo farci?” ha proseguito Lucic.

Francesco Manzi

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