Joel Embiid sta avendo parecchi problemi in questo avvio di stagione. Prima le settimane di assenza per infortunio, poi le 3 partite di squalifica per aver spinto e minacciato un giornalista, infine tutte le difficoltà che sta avendo in campo con i Philadelphia 76ers, ultimi in classifica con un record di 2-12. La frustrazione del lungo, MVP nel 2023, è alle stelle ed Embiid lo ha dimostrato ancora una volta.
Pochi giorni fa, durante un team meeting in seguito alla sconfitta contro Miami, Tyrese Maxey ha infatti criticato un particolare aspetto dei comportamenti di Embiid: il fatto che arriverebbe in ritardo per qualsiasi attività di squadra. L’informazione è stata fatta uscire dallo spogliatoio ed è stata riportata per la prima volta da Shams Charania su ESPN, pur sottolineando come tra Maxey ed Embiid ci sia grande amicizia. Ovviamente senza virgolettati.
Dopo la 12° sconfitta stagionale ieri notte, che è coincisa oltretutto con un altro infortunio per Paul George, Embiid ha espresso tutto il proprio nervosismo per le informazioni che sono uscite dallo spogliatoio: “Chiunque abbia spifferato è un vero pezzo di m***a. Abbiamo parlato di tante cose durante il meeting, non voglio entrare nei dettagli, ma la parte tra me e Maxey è durata probabilmente 30 secondi. Ma ancora, si parla di Joel Embiid quindi bisogna ingigantire tutto. Va bene, accetto tutto. Sono il capro espiatorio per tutto, mi prendo le colpe per tutto”.
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