Non c’è pace per Kyrie Irving dopo le frasi tacciate di antisemitismo.
Il giocatore è stato sospeso dai Brooklyn Nets che stanno seriamente pensando di cederlo nonostante le scuse pubbliche. Scuse che in realtà non sembrano essere state molto convincenti, nonostante fossero state accompagnate da una donazione di 500mila dollari a un’associazione per la lotta all’antisemitismo.
La stessa associazione, al Anti-Defamation League, è tornata sui suoi passi, decidendo di non accettare i soldi di Irving. Ad affermarlo il CEO di ADL, Jonathan Greenblatt, che ha anche lodato i Nets per la decisione di sospendere l’atleta.
Irving ha avuto grosse occasioni di fare la cosa giusta, chiedere scusa e condannare l’antisemitismo. Ha sbagliato tutto e la sua sospensione è meritata. Eravamo ottimisti sul suo conto ma dopo aver ascoltato una conferenza stampa disastrosa ci è stato chiaro che non si sente minimamente in colpa per le sue azioni. ADL non può accettare la sua donazione.
We were optimistic but after watching the debacle of a press conference, it’s clear that Kyrie feels no accountability for his actions. @ADL cannot in good conscience accept his donation.
— Jonathan Greenblatt (@JGreenblattADL) November 4, 2022
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