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L’Efes condanna la sanzione della Federazione nei confronti di Shane Larkin

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Ad agosto si era molto parlato della “battaglia” tra Shane Larkin (e Scottie Wilbekin) e la TBF, la Turkish Basketball Federation. La Federazione si era infatti scagliata contro i due giocatori, rei di non aver risposto affermativamente alla convocazione per le qualificazioni al Pre-Preolimpico. Come risultato, la Turchia è stata eliminata in casa, ad Istanbul, contro la Croazia perdendo la possibilità di partecipare alle Olimpiadi 2024.

Sia Larkin che Wilbekin sono stati multati di poco più di 3.000 euro, ma soprattutto hanno perso lo status di naturalizzato nel campionato turco e hanno ricevuto una squalifica di 5 partite con i rispettivi club. Una decisione con la quale entrambi non sono d’accordo. L’Efes nei giorni scorsi ha presentato ricorso, ma senza successo.

Così poco fa il club turco di Larkin, campione di EuroLega sia nel 2021 che nel 2022, ha pubblicato un lungo comunicato stampa in cui condanna la decisione della TBF. Nel comunicato, il club dice che “la Nazionale è sempre stata una priorità negli anni” ma conferma tutta la versione dei fatti di Larkin. Il giocatore infatti ad agosto aveva dichiarato, via social, che era stato un infortunio, anche ben documentato ai dottori della Nazionale, a impedirgli di scendere in campo con la Turchia.

“Presentiamo questa punizione, che crediamo essere totalmente ingiustificata, alla discrezione dell’opinione pubblica” chiude l’Efes. Il club ha voluto avere l’ultima parola su una vicenda che sicuramente lo ha visto penalizzato senza colpe da una decisione contro la quale però non può ormai fare granché.

Francesco Manzi

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