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Milano-Virtus Bologna, pagelle: Causeur e Beli, largo agli “anziani”. Clyburn FANTASMA, Mirotic FARO dell’Olimpia

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Olimpia Milano

Neno Dimitrijevic, 5.5: mezzo voto in più per i 9 assist, ma a tratti è dannoso per l’Olimpia tra palle perse e cattive decisioni in attacco. In difesa non è esattamente arcigno, come al solito.

Fabien Causeur, 7.5: è la sua serata, nettamente la migliore partita in maglia Milano finora. Inizia bene e chiude meglio, con 18 punti e 3 triple. Un cecchino.

Stefano Tonut, 7: ottimo impatto sulla gara, sia in attacco che soprattutto in difesa. Segna anche 14 punti.

Leandro Bolmaro, 5: piuttosto impalpabile, per larghi tratti gli vengono preferiti giustamente Tonut e Causeur.

Armoni Brooks, 5: sparacchia in avvio, poi Fioretti lo toglie dalla partita e non rientra più.

Zach LeDay, 7: dopo un paio di gare incerte torna a fare la voce grossa con 19 punti, dimostrandosi anche affidabile da dietro l’arco.

Giampaolo Ricci, 6.5: quasi 23′ in campo, l’azzurro risponde presente e tiene bene in difesa nonostante percentuali rivedibili.

Guglielmo Caruso, 6.5: è il protagonista dell’Olimpia in avvio, sia in attacco che in difesa. Sembra si preannunci una grande serata per il lungo ex Varese, ma alla fine il suo minutaggio si ferma a 7′.

Josh Nebo, 6: ancora in fase di rodaggio, è comunque una presenza importante sotto canestro.

Nikola Mirotic, 7.5: quando serve un canestro, lui c’è. Nel finale prende per mano Milano e la conduce senza troppi patemi alla vittoria. Il tabellino dice 21 punti e 13 rimbalzi, di cui 6 offensivi.

All. Mario Fioretti, 6.5: prima vittoria stagionale in EuroLega da head coach ad interim, in attesa del ritorno di Messina. Si affida ai veterani e non viene tradito.

 

Virtus Bologna

Isaia Cordinier, 5.5: serata opaca, costretto a fare il playmaker per le assenze dei registi designati non riesce ad incidere particolarmente nel match e più volte si stampa sulla difesa avversaria.

Marco Belinelli, 7: torna a ruggire dopo un periodo non proprio positivo, segna 21 punti con 5 triple e nel momento topico della partita è lui a guidare la Virtus e tenerla a contatto.

Will Clyburn, 4.5: un fantasma. Rimane in campo 26′ prendendosi solo 3 tiri (tutti sbagliati), non è sicuramente questo il giocatore che i tifosi bianconeri speravano di ammirare a Bologna.

Toko Shengelia, 7.5: il faro della Virtus lungo tutto l’arco del match. È lui che riporta Bologna a contatto nel terzo quarto e che la tiene a galla nel quarto periodo, quando tira il fiato si vede la differenza.

Andrejs Grazulis, sv: in campo solo pochi secondi.

Matt Morgan, 6.5: in assenza di Pajola e Hackett, l’americano si divide i compiti di regia con Cordinier e non fa male, ma ci si aspetterebbe forse qualcosa di più in termini di realizzazione.

Achille Polonara, 5.5: partenza lenta, alla fine gioca una gara senza infamia e senza lode.

Momo Diouf, 5.5: inizia bene, soprattutto in difesa, ma i problemi di falli lo limitano a soli 16′ in campo.

Ante Zizic, 6: entra, il tempo di un canestro con un grande movimento in post e si risiede in panchina per il resto del match.

Nicola Akele, sv: meno di 1′ in campo per l’azzurro.

Rayjon Tucker, 5: rimane una delle delusioni della Virtus in questa stagione, almeno in EuroLega. L’americano pasticcia molto, tra palle perse e falli in attacco.

All. Luca Banchi, 6: senza i playmaker fa quel che può e nel terzo quarto i suoi rimontano e rimangono anche in vantaggio per qualche minuto. Poi deve dare respiro ai titolari e l’inerzia cambia completamente.

Foto: Olimpia Milano

Francesco Manzi

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