Nella notte Nikola Jokic ha disputato una delle partite individuali migliori della sua carriera, segnando 56 punti con 16 rimbalzi e 8 assist contro gli Washington Wizards. Nessuno nella storia NBA aveva mai realizzato una gara da almeno 55-15-8 e 3 triple segnate. Paradossalmente, nonostante la prestazione di Joker, i Denver Nuggets hanno perso 122-113 contro l’ultima in classifica, visto che Washington veniva da 16 sconfitte consecutive e quella di ieri notte è stata solo la sua 3° vittoria stagionale.
Nel post-partita Jokic è stato abbastanza duro quando gli è stato chiesto cosa possano fare i Nuggets per raddrizzare una stagione partita col piede sbagliato. Denver è attualmente 9° ad Ovest, con un record di 11-10 e un rendimento molto discontinuo.
“Alla squadra serve una reazione. In Serbia, in queste situazioni, ricevi uno stipendio leggermente inferiore a quello che vali. Quindi forse è questo che dovremmo fare, sarebbe una motivazione in più. Anche essere panchinati credo possa essere un’altra piccola motivazione” ha spiegato Jokic. In Europa a volte capita che, se una squadra non performa adeguatamente, la dirigenza decida di punirla in qualche modo, anche con delle multe. In NBA però è un concetto lontanissimo.
Contro Washington, i Nuggets erano privi di Jamal Murray e Aaron Gordon.