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Valerio Antonini e la polemica sui prezzi dei biglietti: “Noi vittime di un RICATTO!”

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Nei giorni scorsi la tensione è salita alle stelle tra Trapani Shark e Fortitudo Bologna. Più precisamente tra Valerio Antonini e il tifo organizzato bolognese, la Fossa dei Leoni. Inizialmente la Fossa aveva annunciato che non avrebbe partecipato attivamente alle due trasferte siciliane della finale Playoff del Tabellone Argento per via dei prezzi esagerati imposti dal club trapanese. I tifosi si sarebbero recati a Trapani, ma senza entrare al Pala Shark.

“Ci troviamo nuovamente a scrivere per evidenziare l’ennesimo episodio che ci vede protagonisti, senza alcuna possibilità di mediazione da parte della società Trapani Shark. Dopo aver prenotato voli e posti letto, facendo sacrifici per seguire la nostra amata, ci vengono richiesti 30 euro a partita per l’acquisto dei biglietti. A seguito di innumerevoli confronti, abbiamo atteso e sperato che la società trovasse un accordo con la nostra, affinché si giungesse a prezzi più consoni per la categoria e per il tifo organizzato, com’è consuetudine fare. Risultato: nessun calo di prezzo e nemmeno nessuna possibilità di un numero limitato di biglietti a 10 euro per la tifoseria organizzata. A queste condizioni Fossa dei Leoni Non ci sta!” aveva scritto la curva fortitudina in un comunicato.

Nella giornata di ieri però la situazione si era calmata, con lo stesso Antonini che in una nota ufficiale aveva dichiarato di “fare un passo indietro”. Sostanzialmente 100 tifosi della Fossa dei Leoni riceveranno il biglietto a prezzo calmierato di 20€, provvedimento commentato positivamente anche dalla Fortitudo stessa. Nella giornata di oggi, ospite a TeleSud, Antonini ha però fatto capire come questa sua decisione non sia stata spontanea. Il patron di Trapani Shark ha parlato addirittura di ricatto a cui la sua società ha dovuto sottostare.

“È un paese che funziona al contrario. Quando una società non ha neanche la possibilità di gestire i prezzi dei biglietti a casa sua, siamo in mano al nulla e vittime di ricatti derivanti da questo tipo di gestione che porta a prendere decisioni come quella che abbiamo preso. Non sono i 10€ del biglietto che mi cambiano la vita, ho solo voluto spegnere sul nascere una polemica futile che avrebbe tolto attenzione dalla partita. 100 biglietti, 10€, 2 partite? 2.000€ e arrivederci, ma non può più continuare questa forma di ricatto in cui una tifoseria, solo perché organizzata, pretende che una società sportiva regolarmente iscritta al campionato venga costretta a fare quello che dicono. È inconcepibile, frutto del degrado mentale in cui questo paese è entrato da 30 anni ha dichiarato Valerio Antonini, parole raccolte da Sportando.

Francesco Manzi

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