Facundo Campazzo è uno dei migliori giocatori di EuroLega ma in NBA non è riuscito a lasciare il segno.
L’argentino ha lasciato il Real Madrid nel 2020, dietro pagamento di un ricco buyout, per approdare ai Denver Nuggets. Una stagione intera in Colorado in chiaroscuro per lui, poi lo scambio che l’ha portato a giocare qualche partita con Dallas nella seconda annata, prima del ritorno in Europa alla Stella Rossa e poi di nuovo ai Blancos.
Nella sue esperienza statunitense Campazzo ha pagato soprattutto limiti fisici. Facu ha raccontato di come venisse preso di mira da avversari e tifosi per le sue difficoltà difensive.
Ero terrorizzato al pensiero di dover difendere su certi avversari, avevo paura che mi avrebbero messo a sedere per farmi finire dalla parte sbagliata degli highlights. Ho marcato diverse volte Steph Curry e Trae Young. Spesso nei palasport ci sono rapper famosi in prima fila, mi capitava di sentirli urlare: “Attaccalo, attaccalo! Non sa difendere, non ti tiene”. Dentro di me però speravo che non lo facessero o al limite di non finire per terra e poi nella Top Ten della serata. Ma non erano solamente i tifosi. Ricordo che una volta Draymond Green mi ha detto: “Non importa come provi a difendere su Curry, te ne stamperà 30 in faccia comunque, è meglio se chiedi il cambio”.
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