La notte italiana tra venerdì e sabato Donald Trump, durante un comizio a Milwaukee, si era lasciato andare ad una discutibilissima (e razzista) frase su Giannis Antetokounmpo. L’ex presidente, che tra pochi giorni potrebbe essere eletto per la seconda volta, aveva messo in dubbio le origini greche della superstar dei Bucks: “Chi è più greco tra me e lui? Penso che siamo alla pari”. Il sottotesto era evidente: Giannis non sarebbe ellenico perché non rappresenta i canoni fisionomici tipici dei greci. Le origini di Antetokounmpo sono note: è figlio di immigrati nigeriani, ma è nato e cresciuto in Grecia, Nazionale che rappresenta durante le manifestazioni internazionali comprese le Olimpiadi.
Dopo la partita di ieri notte contro Cleveland, persa di misura, a Giannis Antetokounmpo è stato chiesto un commento sulle parole di Trump. Il giocatore non ha voluto entrare nella polemica e ha sostanzialmente glissato: “Non ho letto le sue parole. Non seguo così tanto la politica e, per quel poco che seguo, cerco di tenere privata la mia posizione politica e quella della mia famiglia. Sono qui per giocare a basket e rispondere alle domande sul basket. Auguro buona fortuna a entrambi i candidati”.
Giannis non ha quindi voluto esprimersi politicamente, a differenza di altri colleghi. Nei giorni scorsi ad esempio LeBron James aveva pubblicamente dato il proprio endorsement a Kamala Harris.
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