luwawu cabarrot

Milano-Fenerbahce, le pagelle: Alviti e Luwawu-Cabarrot illudono l’Olimpia

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Ennesima sconfitta per l’Olimpia Milano in questo inizio di EuroLega, la sesta di fila, questa volta arrivata contro il Fenerbahce. Dire che si stia raschiando il fondo sarebbe un complimento alla situazione meneghina, con tantissimi giocatori fuori dal progetto e con altrettanti infortunati che difficilmente torneranno a breve.

OLIMPIA MILANO

Brandon Davies: N.E. Il mistero non è stato risolto. Se fosse un problema fisico dell’ultima ora, tutto sotto controllo. Ma se fosse stata scelta tecnica, sono 0 minuti che pesano tantissimo, pur con tutte le prestazioni negative dell’ultimo
periodo.

DeShaun Thomas: 4,5, Totalmente ai margini del progetto. Dopo l’N.E. di martedì, Messina concede 15 minuti all’ala americama, che ripaga con 2 punti, innumerevoli errori ed amnesie. Sempre più fuori dai ranghi di questa squadra.

Timothé Luwawu-Cabarrot: 6,5. Di sicuro l’ultimo ad arrendersi. Con tutti i problemi che ha Milano, perlomeno pare
essersi inserito bene. Segna 15 punti, difende con ottima intensità, sbaglia ovviamente qualche scelta ma attacca il ferro, ci prova e dà segnali incoraggianti, a differenza di altri. Può solo crescere e Milano ne ha estremo bisogno.

Naz Mitrou-Long: 6,5. Anima della squadra, attualmente leader incontrastato (anche perché è l’unico che davvero non molla mai…). 18 punti a referto ma anche 7 palle perse che pesano e non poco, soprattutto le ultime due nei 3’ conclusivi di match. Ma all’ex Brescia è dura contestare qualcosa, perché senza di lui questa Olimpia sarebbe messa persino peggio.

Kevin Pangos: 5. Ora bisogna capire l’entità dell’infortunio, perché levare un altro uomo a Milano sarebbe un
ulteriore mazzata, nonostante il brutto periodo del canadese. Inizia bene la gara con una bomba, poi
sparisce, non costruisce, va in continua sofferenza. Come al solito, purtroppo.

Nicolò Melli: 5. Il Capitano non smette mai di lottare, ma trova una serata di grande difficoltà, soprattutto nel 3°quarto quando, crollando lui, crolla l’EA7. L’antisportivo è sinonimo di frustrazione, perché non è da Nik una leggerezza simile. Lui è il cuore della squadra, ma i miracoli non gli riescono, per ora.

Giampaolo Ricci: s.v. Buttato dentro a 5 minuti dalla fine per sopperire al peggio del peggio di Voigtmann, onestamente
ingiudicabile.

Davon Hall: 5,5. Non ingannino i 16 punti, arrivati quasi tutti nell’ultimo periodo in cui trova una sfuriata offensiva, che però non cancella tutte le difficoltà avute nel corso del match, sia davanti che dietro. Sta giocando quasi sempre minutaggi estremi a causa dei vari infortunati e la lucidità che ha sempre mostrato pare un lontano ricordo.

Davide Alviti: 7. 35-19 Olimpia, Davide prende un rimbalzo e cade malamente di schiena. Qui finisce praticamente la gara di Milano, che perde l’inerzia, si blocca. E fino a quel momento l’ingresso di Alviti era stato determinante; bomba dall’angolo, difesa, 4 rimbalzi e tantissima sostanza. Nella ripresa fatica, come tutta Milano, ma di sicuro non si può far altro che applaudire la gara dell’esterno biancorosso.

LBA Frecciarossa Final Fight 2022 – Finali
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Pesaro, 20/02/2022
Foto Sebastian Ronzani/ Basket Universo

Kyle Hines: 5,5. Salvate il soldato Kyle. Sicuramente un pelo meglio di martedì, ma ancora una volta va in estrema sofferenza, Motley e Booker sono due rebus e per il centro milanese è davvero davvero difficile.

Johnnes Voigtmann: 3. Se un giocatore di 210cm abbondanti si rifiuta di attaccare Calathes in post basso per ben 2
volte, allora c’è seriamente qualcosa che non va. Mai una scelta giusta, mai presenza sotto il ferro, un corpo totalmente estraneo a gioco e squadra. Incomprensibile tutto ciò, purtroppo.

All. Ettore Messina: 5. Rispetto a martedì sicuramente un passo avanti, scelte coraggiose e mirate che per tratti gli
danno ragione. Ma per la seconda volta in 48 ore le Scarpette Rosse prendono 30 punti di parziale in 20 minuti scarsi (dal +16 al meno 14) e qua l’aspetto mentale e quello tecnico si mischiano. 6 sconfitte di fila in EL, momento peggiore della gestione Messina e la luce in fondo al tunnel si fa fatica a vedere.

FENERBAHCE: Motley 6; Birsen 6; Hazer 6,5; Wilbekin 6; Edwards 5; Mahmutoglu 5,5; Hayes-Davis 8,5;
Jekiri 7; Guduric 7,5; Booker 6,5; Calathes 6,5; All. Itoudis 7

Leggi anche: Milano a 6 sconfitte di fila dopo il Fenerbahce, Messina: “EuroLega compromessa”

Immagine in evidenza: EuroLeague

Milano Fenerbahce

Luca Consolati

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