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Italbasket, Pozzecco: “Mi massacrano per le scelte ma non mi piango addosso, neanche per le assenze”

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Gianmarco Pozzecco ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria dell’Italbasket in amichevole sulla Georgia.

Dopo qualche battuta sulla gara, Pozzecco ha parlato della forte identità della sua Nazionale.

Oggi ho riscontrato per l’ennesima volta che abbiamo costruito una identità di gioco straordinaria. Questa cosa ci è stata riconosciuta saltuariamente ma ora si è visto nettamente, visto che abbiamo inserito quattro giocatori che non hanno partecipato ai Mondiali. Ciò poteva condizionare la facilità con cui giochiamo in attacco e in difesa ma adesso non sono preoccupato, anche perché ho grande fiducia nei miei senatori, a partire da Melli, irreale dal punto di vista umano e cestistico. Troveremo in questo poco tempo l’alchimia che ci ha consentito di vivere grandi emozioni, ci basiamo sul concetto di fiducia reciproca e di collaborazione. Questa è la Nazionale: corsa, passarsi la palla, pochi palleggi, aiutarsi in difesa, ridere e stare bene insieme. Ce la godiamo.

Dopodiché il Poz ha commentato il ritorno in Azzurro di Danilo Gallinari. E poi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, criticando i colleghi che si piangono addosso per le assenze e chi ha contestato le sua scelte riguardo le convocazioni.

Gallinari si è presentato da persona eccezionale ed estremamente legata alla maglia azzurra, quale è. Ho sofferto molto per il suo infortunio perché so cosa significa e perché non volevo alibi per eventuali sconfitte, bensì dare fiducia a chi c’era. A noi mancano cinque giocatori del Mondiale ma io non ne parlo. Ci sono tanti allenatori, anche più bravi di me, che approfittano di queste cose per piangersi addosso ma è una grande mancanza di rispetto nei confronti di chi c’è. Ho sofferto molto per aver dovuto lasciare a casa un altro giocatore, Davide Casarin, che ha molto talento e avrebbe meritato di restare. Sono stato massacrato per le mie scelte, anche da mia madre. Capisco che ci possano essere opinioni diverse ma nessuno deve permettersi di dire che le mie decisioni non siano sofferte e prese con grande senso di responsabilità.

Redazione BasketUniverso

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