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Trapani, Antonini rincara la dose: “La Fortitudo se l’è presa in quel posto”

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Gioia incontenibile per Valerio Antonini, presidente di Trapani Shark, dopo la promozione in Serie A.

Una vittoria arrivata al Pala Dozza di Bologna, al culmine di una serie piena di polemiche. Il patron granata ha nuovamente criticato la gestione da parte della Fortitudo, rimarcando la sua gioia per il successo in casa dei rivali.

Il problema non è ciò che è successo ieri ma il gravissimo comportamento della società avversaria anche prima, ad eccezione di Nicola Basciano e del papà Pietro. Il resto è stato una vergogna, degna di piazze scandalose. La Fortitudo è una società storica ma non mi sorprendo che un club così blasonato, con quell’impianto e quella tifoseria, militi in A2, visto come viene gestito. Si comportano come se fosse un fast food, l’area vip è un seminterrato con un tavolinetto, quattro cose da mangiare e tre bottiglie d’acqua. Poi fischi, insulti, minacce, tentativi di aggressione, la diretta Rai staccata pochi minuti dopo la fine, siamo rimasti fino all’una nel palazzetto con la polizia in assetto anti sommossa perché ci minacciavano di non farci uscire. La Lega non può consentire tutto ciò, auspico punizioni esemplari per la Fortitudo. Noi qui li abbiamo accolti e ospitati, hanno mangiato e bevuto, hanno deciso il prezzo dei biglietti, hanno fatto ciò che volevano e noi invece siamo stati solo insultati. Alla fine, però, come si dice a Roma “se la so’ pres ‘nder…”
I miei presunti gesti? Ennesima dimostrazione dei loro tentativi di mistificazione della realtà. Tutta l’area vip di quella sottospecie di tifoseria mi ha fatto gesti di ogni tipo: manette, corna, linguacce, mi sputavano per terra vicino. Una cosa scandalosa, dovrebbero vergognarsi solo di aprire bocca. Per quanto mi riguarda possono andarsene in quel posto dove se la sono presa. Io ho goduto come un matto andando lì a trionfare anche se abbiamo alzato la coppa in un sottoscala. Il 13 faremo la festa alla faccia loro!

Antonini però guarda già al futuro, alla Serie A, alla crescita nel club in tutta la Regione e al sogno Scudetto.

Vittoria che dimostra come sia possibile investire anche a Trapani se si hanno progetti seri. C’è questa retorica che al Sud non si può vincere ma Maradona mi ha insegnato cosa significa essere uno contro tutti. Come ieri, dove tutti mi insultavano e fischiavano perché rappresentavo il nemico temuto, cosa che dà l’idea di quelle che sono riuscito a costruire quest’anno. In Sicilia non si parla che della nostra impresa, questo rafforza la mia idea di voler diventare la squadra dell’intera regione, aumentando così spettatori, ricavi e attenzione mediatica. Vogliamo diventare i beniamini della rinascita sportiva del Sud, non è possibile che lo sport sia in mano solamente a 5-6 regioni. Adesso c’è consapevolezza del fatto che siamo una società seria e sana con un ambiente straordinario, non ride più nessuno. Dopo la festa inizieremo a programmare il futuro, entreremo nella seconda fase del mio piano, quella del consolidamento, in cui la società acquisisce stabilità indipendentemente dal presidente. Ora le difficoltà aumenteranno ma credo che anche le prossime due stagioni saranno memorabili, voglio riuscire a fare ciò che in Sicilia non è mai riuscito a nessuno, vincere lo Scudetto.

Infine il patron allarga gli orizzonti anche al di fuori dello sport, chiedendo di essere appoggiato nei suoi progetti sul territorio, alludendo probabilmente all’aeroporto.

La proposta della cittadinanza onoraria è il primo passo di riconoscenza nei miei confronti da parte degli amministratori. Adesso però basta polemiche e critiche, pensiamo alle necessità della città a medio-lungo termine. Io ho mantenuto la parola data un anno fa, mi aspetto che le istituzioni facciano altrettanto. Un anno fa c’era un mortorio assordante, adesso un assordante entusiasmo. Tutti indossano con orgoglio magliette granata e hanno voglia di fare festa, mi aspetto che anche il territorio e le istituzioni facciano la loro parte rispondendo presente al mio appello.

Redazione BasketUniverso

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